Fadi è la nuova scommessa di Picicca Dischi. Italo-nigeriano della riviera romagnola, ha esordito lo sorso venerdì con il singolo Cardine, sintesi perfetta delle sue origini eterogenee.
C’hai presente quelle bottiglie di sabbia colorata coi disegni esotici bellissimi? Ecco, la musica di Fadi puoi immaginartela così: un insieme di granelli e sedimenti raccolti tra la Nigeria e la Riviera e sistemati ad arte in una boccetta di vetro trasparente.
Fondamentale sbirciare nella sua collezione di dischi che dev’essere un bel casino di robe contrastanti.
Sono sveglio, scendo dal letto, mi allaccio il grembiule, metto su
Mess Around, finisco di fare la cartella e mi sento un po’ come Jake ed
Elwood prima di dover “pagare il conto” a scuola.
Bologna. Ascoltare l’intro live di Bring it on home to me prima
dell’esame. Passare per Via Zamboni e pensare di essere lì tra la folla
del concerto.
Lavoravo di notte per pagarmi gli studi, facevo inventari. Perso negli
scaffali degli store. Conto i prodotti per scansia, “I do not understand
what it is i’ve done wrong”. Ho sbagliato. Riconto.
Prima di andare a girare con i regaz in pista, la testa è già lì. Il corpo e
le spalle assecondano la curva, lo sguardo è al punto successivo. Seguo
le ruote di chi mi è davanti per abbassare il mio giro. “Pieghe
terapeutiche”.
Finita la sessione d’esami finalmente torno a casa. E’ giugno e fa
caldo. Devo riportare il motorino in riviera. Vado? Vado. Buco la ruota a
Imola. Le officine stanno chiudendo, come farò a tornare a casa?
Ritorno a casa.
Inizia l’estate. La gente è in giro a fare il bagno. Quando fai goal agli
incroci, con il supersantos. L’imprenditore. Schiamazzi. Girare in lungo e
in largo. Amici. Schitarrare al mare, Come stai? Stare bene, di così.
Scandire il tempo delle martellate sul muro, per arrivare
all’infiltrazione. Pulire, stuccare, imbiancare il muro a ritmo di Pressure
drop. C’è da mettere a posto il lavandino. Cambia la guarnizione. Passi
te in ferramenta? Corri lì, aggiusti un po’ di là e… sì ok: “finisco qui e son
da te”.
Ballare sulla spiaggia quando il sole va giù.
La gente torna a casa, le spiagge si sgombrano. Dalla “chiacchiera” al
Rockisland don’t you forget.
Fontana Chiara un poco dolce un poco amara. E il resto te lo suoni
nella mente.
Aida come sei bella!
Foto di Silvia Tofani