Nel giugno di due anni fa il francese Baptiste Martin, in arte Les Halles, ci aveva stregato con il suo “Transient”, album che in quell´occasione avevamo anche recensito all’interno di questo spazio in termini più che lusinghieri. Questo nuovo “Zephyr” segna il suo ritorno su label Not Not Fun ed ancora una volta è in grado di affascinare ed ipnotizzare. Il mondo sonoro del produttore si ripresenta in tutta la sua bellezza, l’organicità dei campionamenti assemblati resta inalterata, e anzi viene accentuata dall’assenza di qualsiasi parte strumentale che non sia riconducibile a tanto familiari quanto esoterici flauti, fistole e campane, tutti avvolti da coltri di echi e riverberi. Per descrivere i nove brani da lui composti Martin parla, in maniera azzeccata, di “Paesaggi privi di tracce di esseri umani”. Un disco leggero e caldo come il vento di ponente al quale è dedicato.