Per opera della Dais Records, ritornano in contemporanea sul mercato in versione rimasterizzata due album dei britannici Coil risalenti alla metà degli anni 90. Visti dagli appassionati come progetti collaterali e di transizione all’interno della vasta discografia del collettivo, “Worship the Glitch” e “A Thousand Lights in a Darkened Room” sono anche la rappresentazione di due facce della stessa medaglia. Da una parte l’esplorazione delle possibilità creative che l’uso e l’abuso della strumentazione elettronica portano con se, e l’abbracciare le possibilità di errore, di malfunzionamento e di non-intenzionalità come parti integranti del processo compositivo, da qui il titolo “Worship the Glitch” appunto. Dall’altra, in “A Thousand Lights in a Darkened Room”, pubblicato come side project con il moniker di Black Light District, è l’interesse per la sperimentazione legata all’accademia che viene espresso grazie a dichiarati omaggi a John Cage, alla musica concreta ed alla drone music più propriamente intese. In entrambi i casi l’arte dei Coil risulta a distanza di anni ancora inquietante, priva di compromessi ed anzi, volutamente urticante e sempre votata all’estremo ed all’occulto.