Da più di vent’anni a questa parte Kaidi Tatham è uno dei più prolifici e richiesti musicisti della scena britannica. Se nelle sue vesti di tastierista è facile riconoscere l’influenza di maestri come Zawinul, Hancock e Badarou, la sua personalità di musicista a tutto tondo si è sempre espressa – sia come remixer, vocalist, arrangiatore e compositore nonché DJ – attraverso i progetti e le collaborazioni più disparate ed eclettiche: da 4 Hero ai Coldcut, da The Herbaliser a Bembé Segué, da DJ Spinna a Mr Scruff, da Joey Negro a LTJ Bukem passando per Amy Winehouse, Amp Fiddler e Mulatu Astatke per arrivare più recentemente a Jazzy Jeff nell’album “M3”. In questo suo nuovo terzo longplayer – se si esclude quello prodotto a quattro mani con Dego McFarlane lo scorso anno- intitolato “It’s A World Before You”, Tatham fa anche riferimento allo Stevie Wonder di primi anni 70 esibendo una vena compositiva sofisticata ma allo stesso tempo diretta. Buona parte del disco è percorso dal fremito poliritmico dei broken beats dei quali il britannico è stato pioniere durante buona parte degli anni 2000 con i Bugz in the Attic – collettivo tra i principali a rappresentare quel particolare genere e vera e propria fucina di talenti. Non mancano comunque ritmiche più rilassate e lente e vicine all’hip hop, in particolare a sottolineare la critica sociale di un brano come Out Here On my Own, realizzata in collaborazione con i Children of Zeus, ma anche la più sensuale “Cupid”, showcase per l’esordiente statunitense Amir Townes aka Uhmeer, talentuoso pargolo del già citato Jazzy Jeff.