Di Teiuq (Quiet Ensemble) ti abbiamo già parlato qui.
Quello che forse non sai è che domenica 22 luglio suonerà al Gaeta Jazz Festival, evento imperdibile in uno scenario mozzafiato a picco sul mare.
Insieme a lui, negli altri giorni del festival, ci saranno anche Nu Guinea, James Senese e Napoli Centrale, Yussef Dayes e tanti altri che scopri qui.
Intanto c’è Teiuq che ci regala un mixato speciale per prepararci all’evento
Il mixato per DSLO è un viaggio che parte dal Medio Oriente in cui artisti giovani come Rozzma e artisti più maturi come Acid Arab, incontrano una vecchia registrazione del 1962 pubblicata dall’etichetta Ocora, di abitanti di Bihl, un paese indiano nella zona del Rajasthan, che cantavano questa canzone semireligiosa per festeggiare la fine della stagione delle piogge. Gli strumenti utilizzati sono semplicemente un dholak (un tamburo a doppia faccia) e dei piatti di ottone e ovviamente anche le voci dei cantanti. Sul finale gli antichi villeggianti incontrano anche El Búho con la sua Cumbia De Tototl e un’altra registrazione di musica classica dell’India del sud pubblicata da Ocora.
Il mixato segue il mood musicale di Teiuq, cioè di mettere a confronto diverse culture musicali diverse e di diverse epoche, dando spazio alla contaminazione e alla creazione di uno stile contemporaneo, possibile anche grazie alla ricerca svolta da alcuni etnomusicologi, tra cui Laurent Jeanneau, che in numerosi anni hanno studiato le tradizioni di minoranze etniche, scovando fenomeni musicali altrimenti sconosciuti.
Il live che verrà presentato al Gaeta jazz festival vivrà attraverso un collage di suoni composto da campionature provenienti da canzoni folk e canti religiosi raccolti tra India, Laos, Vietnam, Pakistan, Cina, Cambogia e e altri paesi del Sud Est asiatico.