Two, Geography è il nuovo disco degli Any Other, uscito oggi per 42Records: un album corporeo, esattamente come la geografia di cui parla.
Puoi ascoltarlo ad occhi chiusi e imparare a riconoscerlo in tutte le sue tracce, proprio come con quei luoghi o quei corpi che conosci a memoria e sapresti percorrere senza esitazioni.
In occasione dell’uscita del disco, abbiamo raggiunto Adele per fare una chiacchierata sul disco e ripassare un po’ di geografia e un po’ l’alfabeto insieme.
A come Adele o come Any Other?
Entrambe! Decisamente entrambe. Io sono tutte e due le cose.
B di Ballare da sola al centro della stanza.
Sì, ma con quale canzone?
Superstition, di Stewie Wonder. Non da sola però, facciamo con la mia migliore amica.
C come Colapesce.
L’aneddoto più bello dell’Infedele Tour.
Forse non il più bello, ma sicuramente simbolico rispetto a quello che ho fatto in tour: mangiare. Eravamo a Reggio Emilia, a cena prima di suonare. Arriva il cibo di tutti tranne il mio, allora nell’attesa mi bevo praticamente una bottiglia di Lambrusco da sola. Ormai ubriaca e in paranoia (avremmo suonato dopo una quarantina di minuti), mangio ottocento chili di pasta per combattere l’ubriachezza. Riesco a riprendermi ma per arrivare al palco devo rotolare, mentre giustamente tutti i miei compagni mi prendono in giro.
D come Donna.
Qual è la tua preferita?
Urca, ce ne sono tante. Sicuramente tra queste c’è la mia migliore amica Cecilia Grandi/Tuttotonno.
E come Estate.
Dove l’hai trascorsa?
A Milano e in tour, vacanze non ne ho fatte quest’anno. Ma va bene così!
F di Fortuna.
Hai mai preso una schedina?
Sì, l’ultima con Bonito Belissimo, batterista di Colapesce. Abbiamo vinto: zero euro.
G come Geography.
Raccontaci di questo brano.
È uno dei brani che amo di più del disco. All’inizio aveva un arrangiamento completamente diverso, super indie rock con la chitarra sempre presente, e aveva un ritornello vero e proprio anche un pochino urlato. Poi scrivendo le batterie e provando a farle con Alessandro Cau, mi sono resa conto che il mood non tornava. Allora in dieci minuti ho cancellato tutto e scritto quella parte che fa “my mind can’t resist when you’re gone”. Ale ha interpretato la batteria alla perfezione, e credo sia uno dei pezzi più belli dell’album. Lo amo veramente molto.
H come Hollywood.
Un nome che dovrebbe essere sulla Walk of Fame.
Abbasso le Walk of Fame! Scherzo, secondo me dovrebbe starci Marco Giudici, mio partner musicale da sempre. Oltre a essere un musicista e un arrangiatore eccezionale, è un essere umano veramente prezioso.
I come Immaginazione.
Se chiudi gli occhi dove sei adesso?
In realtà li riapro subito perché è qui che voglio stare. A casa mia, con il mio cane, in un pomeriggio di Milano a pochi giorni dall’inizio del tour. Sto bene qui.
J come Juke-box.
I tuoi 5 brani preferiti.
Al momento, questi:
1 – Mitski, Two Slow Dancers
2 – Brian Eno, Discreet Music
3 – Julia Holter, I Shall Love 2
4 – John Coltrane, Resolution
5 – Yo La Tengo, Green Arrow
K come Kilimangiaro.
Qual è la vetta più alta che vorresti raggiungere?
Sai che non so rispondere? Più che altro perché sono molto grata per quello che ho intorno ora.
L come Lovecats.
Che belle le Lovecats. Io amo molto Cecilia e tutto quello che abbiamo fatto assieme. E che continueremo a fare. Oh, che bello essere amiche.
M di Molte date all’estero.
Come ti fa sentire questa cosa?
Molto molto bene. Mi fa sentire al mio posto.
N come Neo.
Il tuo difetto più grande.
Io non ho difetti! Non è vero, ne ho, come tutti, e va bene così. Ma non ci penso perché in questo momento voglio pensare solo alle cose che mi rendono fiera.
O come Oggi.
Che situazione musicale vive l’Italia?
Eh, un po’ strana. Poi io ci sto mezzo dentro e mezzo fuori, quindi mi sento anche un po’ estranea rispetto a quello che succede. Non ci sono troppe cose “grosse” che mi piacciono. Però mi piace molto Maria Antonietta. E Hit-Kunle.
P come una Parola che ti piace.
Cane di legno. Non è una parola ma mi piace. È anche il mio segno zodiacale cinese.
Q come 42Records.
Cosa vi ha messi insieme?
Io piacevo a loro e loro piacevano a me. Allora abbiamo provato a conoscerci e abbiamo capito che ci piacciamo sul serio. E che insieme siamo bravi. Secondo me siamo bravi.
R di Rap.
A che distanza sei? Lo ascolti?
Sì, lo ascolto. D roba contemporanea mi piace molto Noname, credo sia bravissima. Anche BROCKHAMPTON.
S come Segno Zodiacale.
Visto che Capricorn No, allora quale?
Cancro, oh sì. Ma anche gemelli e scorpione. E bilancia. Poi insomma, io sono del toro, con ascendente cancro e luna in leone. Insomma, ci sto dentro.
T come Two, Geography.
Raccontaci come nasce quest’album.
È stato un processo bello lungo. Le primissime bozze di alcuni pezzi risalgono ad ancora prima dell’uscita del primo disco. Poi in questi tre anni sono cambiate tante cose, e sono cambiata io. È cambiata la mia persona musicale, ho cominciato a suonare più strumenti e a voler dimostrare a me stessa che insomma, sono forte. Così ho scritto, arrangiato e prodotto il disco – Marco mi è sempre stato vicino dandomi un supporto psicologico ed emotivo decisamente rilevante.
U come unacosachevorresti.
Vorrei avere più tempo per fare tutte le cose che voglio e che devo fare.
V come Verona.
Che rapporto hai con la tua città?
Eh, insomma. Non mi trovo tanto bene lì, onestamente. Ormai mi sento milanese!
W come Wilco.
Qual è il loro album più bello?
Mi sa che Yankee Hotel Foxtrot è abbastanza perfetto.
X come Xanax.
Come combatti l’ansia?
Faccio yoga, mi dà supporto, con me funziona molto.
Y come YouTube.
Il tuo video preferito.
Questo qui:
Z come 02.
Come te la passi a Milano?
Bene bene bene. Io amo questa città. È proprio casa mia.