Esce oggi Terapia di gruppo, nuovo album che vede insieme il collettivo Funk Shui Project e il rapper Davide Shorty.
Undici tracce guidate dalla voce soul di Davide, che sono un po’ come undici sedute di gruppo attraverso le quali esorcizzare grattacapi sentimentali.
L’album ospita inoltre le voci dei rapper Tormento e Hyst, oltre alla collaborazione di Godblesscomputers.
Abbiamo colto l’occasione per farci raccontare il disco traccia per traccia e per fare una seduta gratis di gruppo.
In un abbraccio
Il viaggio di “Terapia di gruppo” inizia da un’analisi personale all’interno di un rapporto di coppia disfunzionale, che si rivela poi esser uno dei maggiori fili conduttori dell’album. L’abbraccio, come il contatto fisico, sono una medicina fondamentale e, spesso, rappresenta lo scioglimento di tanti nodi che si creano nella crescita di un rapporto, ma bisogna essere in grado di andare oltre l’orgoglio e sapersi abbandonare all’amore quando é il momento.
Dormi
Questo brano è una lettera alla coscienza. Ci troviamo in un periodo storico in cui le coscienze sono sempre più sedate, e l’assenza di empatia e sensibilità dilaga. “Dormi” vuole essere una sorta di sveglia, oltre che la realizzazione delle sovrastrutture che il nostro sistema ci impone. Abbiamo cercato di descrivere uno spruzzo d’acqua in faccia, la ricerca di pace all’interno della confusione a cui siamo spesso soggetti e costretti.
Come si fa
Per me è un po’ “Terra” parte 2. Ho scritto il testo circa 3 anni fa nello stesso periodo in cui ho scritto “Terra”. É probabilmente il brano che concettualmente si lega di più a “Straniero”, il mio vecchio album, e che parla del rapporto di amore ed odio con la propria terra, ma soprattutto di come imparare ad essere liberi a prescindere dal posto in cui ci si trova.
Le catene sono sempre mentali, ma bisogna sapersi circondare dalle persone giuste e riuscire a liberarsi da chi invece cerca di succhiarci l’energia in modo tossico.
Fuori di noi feat. Tormento
Un brano che ho più volte definito “Trap Antifascista”. É la prima volta che mi cimento nel genere, ed è stato bello uscire dalla mia comfort zone.
Torme ha dato un taglio quasi cinematografico al brano, dando crude immagini di vita di strada che si contrappongono alla mia strofa che invece attacca in maniera chiara la classe politica Italiana di estrema destra.
Credo che nel periodo storico che stiamo vivendo sia fondamentale prendere posizione, specialmente in qualità di artista, e tutti noi come collettivo ci tenevamo a far sapere come la pensiamo e cosa ci rende “fuori di noi” dalla rabbia.
Blues di mezzogiorno
Questo è stato uno dei primi brani che abbiamo concepito insieme da zero, se non addirittura il primo. Mi trovavo all’interno di un momento catastrofico per la relazione che vivevo ai tempi, e avevo serio bisogno di buttare fuori un sacco di frustrazione. Ogni giorno mi svegliavo a mezzogiorno e sentivo di star perdendo il valore del mio tempo. Senza rendermene conto stavo affrontando un momento di depressione, ma grazie alla scrittura mi sono ritrovato faccia a faccia con le cause che avevano portato così tanta apatia nella mia vita. Vivere in valigia è una bellissima avventura, ma comporta tanti sacrifici, e in questo brano c’è tutta la determinazione che mi serviva per aprire occhi ed orecchie, ed imparare ad ascoltare piuttosto che aspettare il mio turno per parlare.
La prima strofa descrive un sogno, o meglio un incubo, mentre la seconda rappresenta il risveglio.
L’esigenza di comunicare era così forte che abbiamo ultimato il brano in poche ore!
Interlude feat. Godblesscomputers
Unico brano strumentale dell’album. Le sonorità di Godblesscomputers non potevano mancare, in questo viaggio pieno di parole abbiamo sentito il bisogno di lasciar parlare la musica e basta.
Enigmatica feat. Hyst
La collaborazione con Hyst è stata registrata a distanza, ma visto che il nostro rapporto è così solido è stato semplicissimo per lui codificare quello che volevamo dire e la direzione musicale del brano.
Probabilmente la scrittura risulta quella più cantautoriale, nonostante la strofa rap le melodie sono estremamente italiane.
Lo scenario è ancora una volta quello di una coppia disfunzionale, questa volta lei decide tutto senza rendersi conto di star in qualche modo eclissando l’individualità di lui, che per amore la lascia fare.
Ma come anche lo stesso Hyst dice nella sua strofa: “e il senso di questa canzone è dato dall’interpretazione”, quindi ognuno di voi può vederci quello che crede.
Questa stanza mi consola
Decisamente il brano più solenne dell’album, ma soprattutto il punto di partenza del nostro sodalizio artistico. Il brano è nato grazie ad “In The Loft”, e abbiamo deciso di mantenere la stessa struttura. Mentre la strofa rap analizza e accarezza uno stato di depressione, confusione e a tratti apatia, la parte cantata vuole essere un rifugio, un momento di riposo in cui ci si rende conto di aver quasi pensato troppo, e le pareti della stanza sono l’unico posto sicuro in cui prepararsi alla rinascita. La stanza a cui mi sono ispirato è la mia vecchia stanza di Londra.
Confusi
Si torna ancora una volta all’interno del rapporto di coppia.
Questo è il brano che preferisco del disco, è molto intimo e non mi sento di scendere nei dettagli di cosa significa, piuttosto preferisco lasciare che gli ascoltatori si facciano la propria idea. É il brano decisamente più intimo ed è stato quello più difficile da ultimare. La seconda e la terza strofa erano state scritte originariamente sotto forma di poesia e poi trasformate in rap.
É il brano più impolverato, da tutti i punti di vista, pregno di ricordi.
Naufrago nella realtà
Eccoci arrivati alla “break up song”. C’è poco da spiegare, suppongo sia un brano che si spieghi da solo. Struggle hip hop/ soul che mette la parola fine su una coppia che non può proprio funzionare. La tromba di Nazzareno Brischetto, giovane e promettente jazzista Siciliano, rende il tutto più nostalgico ed emozionale.
Viaggio funk
Senza ombra di dubbio il brano più divertente e sensuale dell’album.
Sicuramente ci siamo ispirati un po’ a Mac Miller e la sua perdita per noi è stata una terribile notizia. Un altro jazzista Siciliano ci ha regalato la sua tromba su questo brano, Samuele Daví, che ha aggiunto quel tocco di acid jazz in più che serviva. Viaggio funk è un brano notturno e quasi onirico, parla di chimica, di novità e di quanto a volte faccia bene buttarsi a capofitto nelle cose, ma soprattutto nelle persone quando il nostro istinto non può farne a meno.