Come descrivere il sound di Palm Wine? Non facile, ma potete provarci così: prendete dell’afro-beat e una buona dose di dub, aggiungete uk bass, un pizzico di rasterinha e tarraxinha, mescolate con cura e maestria finché il composto non sarà omogeneo ed esplosivo.
Tuttavia, questo è solo un assaggio, perché i set di Palm Wine, all’anagrafe Simone Bertuzzi, sono una vera esperienza sensoriale da provare dal vivo, capace di mixare culture differenti e lontane da noi in un unico melting pot sonoro.
L’attitudine antropologica di Simone era già ben visibile dal suo progetto artistico Invernomuto, realizzato a quattro mani col socio Simone Trabucchi, in cui la passione musicale e quella per pratiche artistiche interdisciplinari si uniscono in una fucina di sperimentazione audiovisiva – vedi il lungometraggio che indaga la cultura rastafariana, i soundsystem e l’afrofuturismo.
In occasione della sua esibizione al Club to Club 2018, il 1° novembre, abbiamo chiesto a Palm Wine di farci una selezione delle dieci tracce fondamentali per capire meglio le influenze dietro al suo sound.
Mettetevi comodi e buon ascolto.