Un musicista, scelto da noi, a cui voi avete rivolto delle domande su un tema specifico attraverso le Stories di Instagram. Le 5 domande più interessanti hanno dato alla luce questa intervista.
Per questo secondo appuntamento della rubrica “Abbiamo fatto storie con…” l’artista scelto è Dutch Nazari che ha da poco pubblicato il suo nuovo album Ce lo chiede l’Europa via Undamento.
Il tema specifico di quest’intervista è proprio il suo ultimo lavoro e a chiedergli di più non è DLSO e nemmeno l’Europa, ma i nostri followers di Instagram.
Ci sono molte citazioni dal mondo dell’arte nelle tue canzoni: quale artista ha influenzato maggiormente la tua musica?
In realtà penso che la domanda sottintendesse “artista figurativo/pittore”, ma sfrutterò l’ambiguità della formula per rispondere Dargen D’Amico. Sia perché si tratta a tutti gli effetti di un Artista con la A maiuscola, sia perché lo considero in qualche modo un maestro, l’artista da cui, specie nella mia fase di formazione, ho imparato di più.
Perché ci hai messo ben tre stagioni per scrivere Mirò?
Perché non mi piaceva. Fa strano dirlo ora che è uno dei brani dell’album che preferisco, ma in realtà non è così raro. Mi capita anche con le singole frasi/rime. Io in generale scarto molto: per sedici barre di strofa che tengo, di solito, ce ne sono almeno altre sedici che ho scritto ma ho messo da parte. Quando poi inizio a scrivere qualcosa di nuovo e sono in cerca di spunti, a volte vado a curiosare nei fogli dei testi vecchi, e magari rime che inizialmente mi erano parse brutte, in un secondo momento mi piacciono e ci costruisco attorno un testo nuovo.
Nelle tue Stories ci fai sapere qual è la canzone che altre persone preferiscono del tuo album, ma qual è la tua? E perché?
Mi sono ripromesso di non rispondere a questa domanda prima del tour perché per me la prova “live” è fondamentale per giudicare un pezzo. Però posso dire che il brano più “sentito” del disco è Girasoli.
Perché hai scelto questo titolo per l’album?
Perché mi piace l’idea che una creazione artistica debba riuscire a collocarsi nel tempo in cui viene creata, e l’Europa secondo me è IL tema del nostro tempo. Allo stesso tempo la cifra comunicativa di questo tempo è l’ironia, il sarcasmo in pillole (non a caso la forma di comicità più diffusa oggi è il meme). E allora se poi la vai cercare nel disco, questa frase del titolo all’apparenza così “politica”, la trovi in una ballata d’amore, nel tentativo un po’ goffo di un innamorato di convincere la propria amata a restare con lui.
Cosa significa “Tutti i giorni 15 ottobre” scritto sulla saracinesca di un negozio nel video “Amore Povero”?
Ma sai che non lo so? Ne ho parlato più volte con amici e conoscenti, e ognuno ha la sua versione. Io penso che si potrebbe riferire al 15 ottobre del 2011, quando ci fu una mobilitazione mondiale lanciata dai movimenti spagnoli, che fu ripresa a Roma da una grande manifestazione.
Domanda BONUS: Spritz Campari o Spritz Aperol?
Misto aperol/campari!
Articolo di Cecilia Esposito