Siete fan dei sintetizzatori e delle atmosfere elettriche dal sapore ’80/’90? Anche degli M83? Fortunati perché siete nel posto giusto.
Shards è il primo album da solista di Soul Island, al secolo Daniele De Matteis, producer italiano di base a Londra e lo trovate qui sotto in anteprima, pronto a lanciarvi direttamente nello spazio.
Prima, però, leggete anche il racconto traccia per traccia.
Buon viaggio.
“Shards” è una collezione di canti e paesaggi sonori personali, parla di crescita e di come proteggere i sentimenti. Ogni traccia è un frammento della mia storia e dei miei discorsi interiori su cose intime, ma anche su quello che c’è là fuori. E’ tutto intessuto con arpeggi e beat analogici, fatti con strumenti che ho accumulato nel tempo.
Loser Rev
E’ la traccia più personale, la prima scritta col disco in mente, sul rapporto conflittuale che ho con le mie radici cresciute in un posto (quasi) tutto sbagliato. Tutto il pezzo è attraversato da una linea di basso strutturale ed invadente, nostalgicamente melodica. Canto la necessità di interpretare i risultati della propria vita in base al punto di partenza e a modulare le aspettative; i compromessi; la crescita anche in senso fisico, tra teste vuote, ossa rotte e schermi vampiri.
Bleed
C’è uno mio spazio interiore col suo bpm da dove prende vita quasi tutto quello che faccio di creativo. A Londra questo spazio si è ristretto a causa di una vita densa ma estenuante, scandita da ritmi non decisi da te intorno ai quali avvolgi il tuo tempo. Da qui le voci stutter e i cambi drastici in Bleed. Un dialogo con me stesso per esorcizzare il distacco generato da questa routine.
Neon Vision
Sulle relazioni a distanza e le infinite videochiamate, pensieri d’affetto e distacco sviscerati durante infinite camminate notturne a Londra. Non mi sentivo reale, nemmeno una volta chiusa la chiamata. Nessuno è vero abbastanza attraverso uno schermo ed è facile cancellarsi schiacciando un tasto. Immaginavo i pixel sciogliersi in lacrime digitali.
Ocean
E’ una traccia sulle speranze vere e false, spirituale e allo stesso tempo molto concreta. E’ un appello affinché si abbia cura del nostro pianeta. Un arpeggio di Juno sviluppato per 4+ minuti, che a posteriori mi son accorto di aver programmato come un movimento d’acqua, con lo sweep del filtro che imita un pò le maree. O almeno così mi piace pensare.
Night Shore
Un giorno ormai lontano, alcuni anni dopo essermi trasferito a Bologna, durante l’ennesima lunga notte sotto ai portici con la neve, semi ubriaco, ebbi un’intensa e nostalgica reminiscenza della costa Leccese, che ha reso magiche le notti delle mie estati adolescenti. Un tributo.
Soul Drain
Un pezzo emo sulla dipendenza e il non riuscire a smettere davvero. Sulle nostre debolezze che ci definiscono ma ci buttano anche a terra. Degli appoggi che cerchiamo per risollevarci. Sulle verità personali che non possiamo o riusciamo mai a raccontare. Sulla necessità di difendere e nutrire la propria sensibilità e di quanti pochi ci riescano. Del fatto che a pochi interessi. Sull’ispirazione che rende impossibile smettere davvero.
Perlin Time
E’ una progressione per synth modulare, sull’etica di oggi e quella di domani di un uomo senza limiti e senza responsabilità. Sul transumanesimo. Tutta la prima parte del pezzo è in climax, una specie di ascensione governata da questi interrogativi. Sul finale invece ho voluto creare un paesaggio sintetico futuribile. Un punto di arrivo per chiedersi quanto tempo ci sia rimasto. Vogliamo davvero vivere per sempre?
Lead Out
E’ necessario tenere duro e coltivare le proprie idee anche quando l’ambiente circostante si ammala o si trasforma incredibilmente lasciandoti senza sostegno. Al di là dell’eredità biologica, ognuno lascia un’eredità culturale, si spera il più virtuosa possibile, un invito per me stesso e per gli altri a seminare dove si può.
Mother
Questo è il remaster del mio primo singolo uscito qualche anno fa, quando l’ho scritto conoscevo già il titolo. Il rapporto materno è un legame fortissimo, anche se in effetti parla dello svezzamento. Volevo creare un viaggio ritmico, sonoro e visivo (il pezzo si accompagnava ad un visual) che guarda al percorso immaginario tra il nostro globo e la nostra stella. Volevo sollecitare sensazioni primordiali, in qualche maniera ritrarre un angolo di natura e trasformarlo in grembo materno, dal quale osservare il sole e farsi accecare perché non lo si conosce.
Shards, mixato in collaborazione con Matilde Davoli, uscirà ufficialmente domani per Loyal To Your Dreams.