Full Panorama è il primo album di Bewider e uscirà il 1° febbraio per la label berlinese Folk Wisdom.
Si tratta di un lavoro che viene definito dallo stesso artista come un unico viaggio, che rappresenta un periodo di trasformazione e cambiamento ed allo stesso tempo un omaggio allo schermo cinematografico, appunto Full Panorama (Di Muro è infatti un compositore noto a livello internazionale per cinema e tv).
I 12 brani sono stati composti principalmente utilizzando synth modulari, con l’intento di voler raccontare una storia, ma allo stesso tempo permettere al pubblico di potersi inventare la propria narrazione, di dare sfogo all’immaginazione.
Quest’oggi ti facciamo premere play a Full Panorama in anteprima e subito dopo, leggere il track by track, per un ascolto guidato.
PANORAMA
Questo è il brano più romantico del disco. Inizialmente non volevo stesse in prima posizione, pensavo introducesse male il flusso che si sarebbe creato successivamente. E invece dopo varie discussioni con Folk Wisdom è una buona apertura per il suo appeal ritmico e seducente.
WE MUST DREAM AS WE ACT
Mi interessava avere un pezzo che fosse diviso internamente in due parti, dove la seconda parte fosse un esplosione di synth e di suono, ma mai introducendo componenti ritmiche. E’ uno dei pochi brani del disco che ha un vero e proprio tema, mi piace questa cosa. Un brano che mi ha fatto venire sempre in mente una scena di volo.
PEOPLE LIVING DEEPLY
Un invito a ritagliarsi uno spazio per se, almeno una volta al giorno, vivendo cosi profondamente il quotidiano. E’ un brano che definirei il piu “soffice” di tutti, quasi una cantilena sognante
LAST ONE NIGHT
Un’evoluzione ipnotica che si muove su un’armonia molto dolce, mi piacciono i contrasti. Last One Night è un brano molto complesso anche se non sembra. La ripetizione (relativa) di questa traccia in realtà è solo apparente, succedono tante cose, ma non in primissimo piano, questo secondo me fa si che sia il titolo che assapori piu volte, che cambia con gli ascolti. Non si svela subito per quello che è.
RETINA
Quando ho composto Retina sapevo gia che era pronto cosi per il disco. Sono molto affezionato a questo brano, perchè è molto cinematico. Una lenta evoluzione, dove l’entrata del basso è un momento molto interessante musicalmente. Perchè si chiama Retina? Perchè la retina è una struttura complessa che capta gli stimoli luminosi esterni e li trasforma in segnali nervosi ed è ciò che permette la nascita del pensiero umano nei primi istanti di vita. Mi sembrava affascinante dedicargli un pezzo.
SARTORIUS
Solaris è un romanzo di fantascienza dello scrittore polacco Stanisław Lem. Sartorius nel romanzo è un personaggio molto intrigante che insieme a Snaut è custode di un segreto che verrà poi svelato. Il brano nasce da un improvvisazione notturna, è la parte piu scura del disco, cosi come il personaggio di Lem. Mi piace avere sempre dei rimandi fantascientifici.
THE EPISODE
È l’episodio che fa un pò da spartiacque dopo Sartorius. La quiete dopo la tempesta, si potrebbe dire. Io lo vedo come un approdare, un arrivo per una ripartenza. Certe volte per ripartire bisogna, per un attimo, fermarsi e riflettere.
LATITUDE
Sono molto affezionato a questa traccia. L’ ho concepita quasi a ridosso del termine del disco. Per me la cosa piu difficile è rendere con la costante e ripetuta esposizione di moduli, un climax coerente e completo. Latitude racconta il viaggio e la scoperta, letteralmente, dei luoghi.
NO ONE EVER BECAME WICKED SUDDENLY
Ci meravigliamo, spesso, che alcune persone possano commettere atti estremi o violenti improvvisamente, senza nessuna apparente spiegazione. In realtà nessuno diventa squilibrato di colpo, c’è sempre una ragione specifica profonda. Un invito a non soffermarsi al primo livello delle cose, cercare di guardarle e capirle in profondità, senza troppi e complicati ragionamenti. Riflettere sulla mente umana, per capire di più l’essere umano. Un brano che vuole invitare ad andare in profondità.
DEGREE OF UNPREDICTABILITY
Lo trovo un titolo ironico. Realizzando questo disco, ho scoperto quanto sia prezioso l’aspetto imprevedibile della musica e del suono. Spesso tante idee vengono fuori per un errore, una svista, una traccia audio che doveva essere mutata ed invece rimane accesa e ad un ascolto disinteressato quella svista ti apre un mondo. Questo brano nasce da una serie di eventi imprevedibili, cose che non dovevano essere li ma ci sono finite. Non voglio dire con questo che è un brano nato in maniera totalmente naif, ma ci sono degli elementi che sono stati considerati e decisi perchè nati da un imprevisto che ne ha mostrato il loro fascino.
LA NASCITA
Certe volte è difficile spiegare come si danno i titoli ai brani. Davvero, non è semplice, perchè alcuni significati sono cosi profondi e vissuti in maniera molto personale che non si possono sintetizzare le scelte in poche righe. La Nascita è un brano che vuole accompagnarci alla chiusura del disco come una nuova strada ancora tutta da percorrere, aspettarsi un nuovo percorso dopo quello appena fatto, diverso, piu bello, piu maturo. Ognuno può interpretare quello che vuole ascoltando questo pezzo, di sicuro per me è un brano che racconta un ripartenza.
EVERYONE ELSE IS ALREADY TAKEN
Detto tutto quello che ho detto su La Nascita, concludo dicendo una apparente banalità: siate voi stessi perchè tutti gli altri sono gia stati presi. Trovate la vostra voce, qualuque cosa voi decidiate di fare. Musicalmente parlando, questo è il mio obiettivo piu importante.