Domani uscirà ufficialmente Ruins, il primo EP di GINEVRA, cantautrice torinese di base a Milano che abbiamo messo lo scorso anno nella lista dei nomi da tenere d’occhio nel 2019.
L’abbiamo fatto perché lei ci ha convinti fin dalla prima traccia (Forest), pubblicata poco prima che arrivasse l’anno nuovo.
La produzione minimale, unita a una linea vocale nitida e delicata, si ripete come incastrata in un loop onirico tale da far suonare la traccia come un mantra in cui è impossibile non incappare.
Dopo Forest, GINEVRA ha pubblicato anche un altro singolo dal titolo Lips, altro tassello di un prezioso e delicato primo lavoro di cinque tracce che oggi potete in anteprima ascoltare qui sotto.
Subito dopo lo stream, cinque domande succose per conoscerla meglio.
Ciao Ginevra, il lettore di DLSO più attento avrà già letto il tuo nome nelle puntate precedenti ma mettiamo che ora sia capitato su quest’articolo il lettore occasionale. Come ti presenteresti a lui e quali sono le cose essenziali che dovrebbe sapere di te?
Ciao lettore di DLSO, sono GINEVRA.
Scrivo canzoni che assomigliano a pagine di diario immerse nel reverbero e le canto senza alzare troppo la voce. Penso che non sia necessario gridare per dire cose importanti.
Ho un legame particolare con la natura, dove mi sento al sicuro, e da cui prendo spunto per ricreare i colori che voglio dare alla mia musica.
Scrivo da quando ho 16 anni ma questa è la prima volta che pubblico qualcosa.
Venerdì 15 uscirà il mio Ep di debutto, RUINS. Buon ascolto!
Ruins è il tuo EP di debutto. Ti va di raccontarci com’è nato?
RUINS è nato nella mia camera, a Milano, dalla quale però non vedevo l’ora di evadere.
In un momento delicato in cui mi sono vista appassire, ho sentito il bisogno di ritrovarmi.
Così, mi sono cercata in queste 5 canzoni.
Cosa significa per te questo debutto e cosa ti aspetti dall’uscita dell’EP?
RUINS per me significa mettersi in gioco. Ho aspettato a lungo questo momento e sono molto soddisfatta del lavoro che è stato fatto, sia da parte mia, sia da chi ci ha lavorato e ci lavora con me anche oggi.
Tendenzialmente avere aspettative mi spaventa. Preferisco vivere “alla giornata” e vedere cosa succederà di giorno in giorno!
L’estetica del progetto, dalle grafiche alle fotografie, è stata curata da Tommaso Ottomano. Com’è nata la vostra collaborazione?
Tutto è nato da amicizia e stima reciproca.
Tommaso Ottomano è un artista di grandissimo talento con cui sono grata di collaborare.
Inoltre, è un grande amico.
A questo punto, mi è veramente difficile immaginare RUINS senza il suo tocco.
Qual è la tua traccia preferita dell’EP?
La mia preferita è SERRALVES, la traccia 4.
In parte è stata scritta mentre gironzolavo nel parco della Fondazione Serralves, a Porto, e l’associo ad un momento bellissimo.
Inoltre, adoro il vestito che Francesco Fugazza, il produttore dell’Ep, è riuscito a darle.
Il suo contributo, anche a livello compositivo, è stato essenziale per dare vita a questo brano.