“Quel pomeriggio, sostiene Pereira, fece un sogno. Un sogno bellissimo, della sua giovinezza. Ma preferisce non rivelarlo, perché i sogni non si devono rivelare, sostiene.” [cap.11]
In Klimt ritroviamo tutta la nostalgia della giovinezza, di ciò che è passato e oramai non c’è più, dell’amore che ci ha consumato e lasciati asciutti. “Scorre la pioggia d’estate e ti allontani da me, arriva il freddo inverno e io rimango sempre immobile, torna l’autunno ma non sfumature che ho perso”. Pereira ci porta tra le stagioni e le loro sensazioni, così i ricordi ci accompagnano e scorrono davanti ai nostri occhi, ma vengono piano piano messi da parte da quella che è la realtà.
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