SCONTO
zteph: anche questo era un campione, ma poi ho deciso di risuonarlo e di rifare tutto da capo. È stato il primo pezzo che abbiamo fatto, proprio il primo giorno che ci siamo visti, a febbraio 2018. Eravamo a casa mia e non sapevamo cosa fare, da dove iniziare, ma poi abbiamo detto “ok, dai facciamo un pezzo”.
maggio: (ridono) ma in verità neanche, io gli avevo solamente detto che mi piacevano certe sonorità post-rock e lui ha preso una canzone a caso, aveva campionato questo giro di chitarra, lo aveva, mi pare, anche messo in reverse, e io col bpm, con la batteria che aveva messo non sapevo che fare (ride), però ero preso bene. E poi era un periodo in cui avevo cambiato un po’ tutto nella vita: avevo lasciato il lavoro, tante altre cose traumatizzanti, e allora, in quel momento lì, avevo molta voglia di dire “ok, da qui ricomincio”, piuttosto di abbattermi e ritornare a Roma. Quindi ho scritto tutto molto in fretta, non so perché, ma le metriche mi venivano tutte precise – e io ci metto un sacco a volte, invece questo qui è filato subito.
Anche in questo caso è sempre la vita a Milano. Abito in zona 3, Piazza Udine e tutte quelle zone lì che ho bazzicato quando sono arrivato a Milano all’inizio, e dove sono tornato alla fine dell’anno scorso. Con Stefano, abbia rivisto la strofa, che comunque filava, come il ritornello, in cui tra l’altro cito Uomini di Mare, e abbiamo pensato che funzionasse. Poi fila un sacco bene, è il più pulito dei cinque pezzi, ammettiamolo.