Circa tredici minuti è il tempo che impiega Bartolini ad arrivare al vostro cuore. E lo fa col suo nuovo ep BRT Vol.1, cinque tracce che uniscono un fresco cantautorato a sonorità brit, e ci raccontano con leggerezza gli anni della crescita, passati tra Roma, Manchester e Trebisacce, del musicista.
Ho chiesto, allora, a Bartolini di raccontarmi questo ep, traccia per traccia. E lui l’ha fatto, parlandomi anche della sua esperienza in Inghilterra – in erasmus a Manchester, dove si è beccato dei gran concerti come i the Cure, Wild Nothing e Kings of Leon – e dei posti che bazzica a Roma – principalmente Le Mura. Tra i suoi musicisti preferiti troviamo Mac DeMarco, Beach Fossils e i DIIV, ma nel campionato italiano tifa Cesare Cremonini e Luca Carboni.
Dopo un pomeriggio di chiacchiere digitali, la promessa che tra non molto vedremo anche un BRT Vol.2 e un rapido accenno a Game of Thrones, Bartolini mi saluta con l’ultimo audio: “Come avrai capito, la mia vita è un continuo hangover”.