Il 30 agosto è un gran giorno. Esce il nuovo disco dei Whitney che si chiama Forever Turned Around e sei invitato a cena. Ma andiamo con ordine.
I Whitney non avrebbero potuto scegliere miglior giorno d’uscita. Il 30 agosto è una data che ricorda i prezzi decimali a .99 centesimi: non puoi dire che non sia estate ma non puoi neanche dire che non si sente nell’aria l’autunno. Il 30 agosto non è smagliante come luglio che mostra compiaciuto le sue perle di sudore; è, piuttosto, un ricordo di sudore che diventa un brivido, gli ultimi sgocciolii di tramonti e di gelati.
I Whitney sono riusciti a bissare il piccolo miracolo di Light Upon the Lake, disco di debutto del 2016, connubio amalgamatissimo di folk, soul e americana pop. Il successo della formula è garantito dal produttore alfiere del sound iper-vintage di un certo recentissimo indie-pop (Father John Misty, Lemon Twigs, Foxygen, Weyes Blood ma anche, appunto, il capitolo primo dei Whitney): ladies and gentlemen, Mr. Jonathan Rado – qui in accoppiata col tecnico e co-produttore Brad Cook, un altro che dove mette mano, è come se lasciasse un marchietto indelebile (Bon Iver, Hand Habits, War on Drugs).
Forever Turned Around è un disco tutto da gustare e ha un sapore ben specifico. Ed ecco che arriviamo all’invito di cui sopra. Abbiamo giocato di fantasia e ci siamo immaginati come sarebbe se questo disco diventasse un menù per una cena d’oro e di arancio come i migliori giorni estivi alle spalle e come quelli che vivrai in autunno.
Lo vedi il segnaposto col tuo nome? Accomodati a tavola.