Che la cena e il disco stiano finendo, lo si intuisce subito dalle battute iniziali del pezzo conclusivo e che dà il titolo al disco, Forever Turned Around. Ma anche dal dolce: una torta di zucca speziata e un liquore alla cannella. Il momento della festa e quello della meditazione in un unico colpo. Quello in cui torniamo un po’ bambini e sorridiamo con la fetta di torta in mano e quello in cui, toh, siamo tutti di colpo cresciuti e sorseggiamo malinconici un bicchierino di liquore dondolandoci su un piede o su una gamba di vecchia sedia di paglia intrecciata.
Spent a long cold winter thinking about/the way forever turned around, cantano i Whitney come in un momento di rivelazione leggera ma profondissima. Qui gli archi e i fiati ci solleticano il mento come una brezza, la chitarra disegna l’orizzonte, la batteria segue il battito del nostro cuore.
È il momento (finale e iniziale) in cui tutto gira e tutto muta, come le stagioni. E noi, mentre le osserviamo, cambiamo colore e con loro.
* Forever Turned Around è fuori per Secretly Canadian
Illustrazioni e grafica di Giulia Perin