1990. È da qui che riparte la storia di Pose, la serie ideata da Ryan Murphy in onda su Netflix che racconta la scena delle ballroom esplose a New York negli anni ’80.
In questa seconda stagione, sullo sfondo glamour delle competizioni di ballo, i personaggi continuano a fare i conti con il male di quell’epoca, il virus dell’HIV, che sta decimando quasi l’intera comunità LGBTQ.
Così come negli episodi del debutto, è la musica di quegli anni ad avere un enorme spazio anche in questa seconda stagione che si apre nella prima puntata con un omaggio a Madonna e alla sua Vogue, hit del ’90 che ha acceso un grande riflettore sulla sottocultura black e queer del voguing e delle ballroom.
Attraverso i più grandi successi di quel decennio mixati con altri presi dagli anni ’70 e ’80, i protagonisti di Pose continuano a vibrare e ad emozionare, alimentati da un lato dai sogni che inseguono, dall’altro dalle morti che dilagano, offrendo così allo spettatore momenti di puro e vivace intrattenimento alternati a spunti di riflessione e situazioni profondamente tristi.
Le audizioni, le ball, le commemorazioni di questa seconda stagione di Pose si accendono attraverso i brani che compongono la sua colonna sonora.
Dai un’occhiata alle prossime pagine per riconoscerli tutti.