Se ultimamente lamenti un certo appiattimento musicale, la soluzione è ne La Soluzione, il nuovo album dei Funk Shui Project con Davide Shorty.
Il disco, uscito lo scorso venerdì, fortifica il sodalizio tra il collettivo e il rapper, già insieme nel precedente Terapia di gruppo, e sorprende ancora una volta per le sonorità e le soluzioni innovative che attingono al jazz e al funk, così come al soul e al rap.
Il risultato è un disco bellissimo, ottimamente scritto e confezionato.
Abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontarcelo traccia per traccia.
Vi consigliamo l’ascolto dell’album con le giuste luci e possibilmente con un buon impianto.
La notte in auto é sicuramente una buona alternativa all’ascolto casalingo.
Intro (Musica senza tempo)
Iniziare un album con una traccia “Intro” fa molto anni ’00, ma si allena perfettamente con l’immaginario dei Funk Shui Project.
Un freestyle vero e proprio su un beat dalle sonorità Funk perfettamente tessuto da Natty Dub e ricamato da Jeremy.
L’intro vuole essere anche un anthem, un inno alla musica eterna, quella che ci ispira a fare la nostra. Anche se spesso ci lascia i debiti in tasca in un paese duro come l’Italia, ci riempie dentro e ci da modo di crescere insieme nell’amore.
La Soluzione
Questa fotografia del 2019 nasce da quella frustrazione indotta dalle circostanze. Un campione giapponese (elemento ricorrente nel suono FSP) introduce delle strofe rap coscienziose, che raccontano e dipingono il panorama di un paese che ha chiaro bisogno d’aiuto e che ha perso il senso dell’essere umano. Un posto dove sensibilità ed intelligenza emotiva hanno lasciato il posto ad un’individualismo frustrato e sistematico.
La canzone si spiega da sola, tocca ascoltarla con attenzione e rifletterci sù.
Solo con me
Un altro campione giapponese, questa volta su batterie d’impronta trap ci ricorda che passare tempo con se stessi per imparare a volersi bene a volte é l’unica soluzione.
Questa é decisamente la diretta evoluzione di “Terapia di gruppo”, un brano liricamente abbastanza semplice, ma molto spontaneo.Johnny Marsiglia ci ha regalato una bellissima strofa, senza sforzo, ma di grande profondità.
Insonnia
Una notte brava a Palermo.
Forse uno dei primi story telling che abbia mai scritto in un certo senso. Il campione é Italianissimo questa volta, ed estremamente scuro malinconico, mi ha riportato delle sensazioni pesanti che avevano bisogno di essere raccontate.
A volte la mente si prende gioco di noi, e nei suoi loop può diventare un nemico, ma combatterla non serve, ne tanto meno trovare nell’alcool un palliativo, bisognerebbe invece amarla per darle modo di ritrovarsi.
Asociale
Critica sociale? Senza dubbio un’altra fotografia.
Negli ultimi anni i social media sono parte della nostra quotidianità, ma l’abuso di questi ultimi diventa facilmente tossico fino a ritrovarci vittime sistematiche della dipendenza da essi. La nostra salute mentale é costantemente messa a dura prova, quindi ho sentito il bisogno di mettere questi pensieri in rima. Il beat ha chiamato le parole in maniera quasi istantanea.
Amare Me, Amare Te
Non credevo sarei mai stato capace di parlare d’amore incondizionato, ma questa canzone é la prova che se ci prendiamo cura del nostro spirito, possiamo imparare ad amare nel modo migliore anche quando sembra impossibile.
Il campione soul ha chiamato immediatamente liriche romantiche dando così vita ad una lettera d’amore, che ci ricorda che per imparare ad amare veramente qualcuno bisogno amare prima se stessi.
Visione
Il primo singolo dell’album, un brano estivo, che richiama le sonorità reggae ed ha riportato alla luce il background roots di Natty Dub e Jeremy.
Mi sono davvero divertito a scriverne le liriche, tra riferimenti socio-politici e personali lo sento come un brano meditativo che mi ha dato modo di riflettere su un momento di pausa in cui dovevo assolutamente prendere la rincorsa per un nuovo salto.
Visualizzare é sicuramente il miglior inizio della realizzazione di qualsiasi cosa, e la nostra visione sta finalmente diventando realtà.
Cosa resterà di noi
Chiudiamo l’album con una break-up song, che non poteva assolutamente mancare visto il trascorso dei FSP, per giunta in perfetto stile “Terapia di gruppo”.
In effetti questo é il primo brano dell’album ad aver visto la luce.
Un groove estremamente incisivo ha richiamato un testo che racconta le disfunzioni di una storia d’amore che volge necessariamente al termine.
Giunti al termine di “La Soluzione”, siamo felicissimi di aver finalmente condiviso questo pezzo di vita così compresso, ma molto speciale per noi. Non vediamo l’ora di potervelo fare ascoltare dal vivo, e di sentirvi cantare insieme a noi, quindi non possiamo che invitarvi di cuore ai nostri prossimi concerti.
One love. D.