Andy Shauf ha poco più di 30 anni ed è già patrimonio mondiale del pop. La sua musica ha poco e nulla di rivoluzionario: Shauf è la reincarnazione folk di Burt Bacharach, l’Elliott Smith canadese, un Paul McCartney intimista.
Di persona così come nelle canzoni, la sua voce si muove tra le parole in punta di piedi, manifesto di una timidezza quasi atavica. Una timidezza curiosamente controbilanciata dall’essere acuto osservatore di dettagli, aneddoti e storielle che si sviluppano durante alcune occasioni sociali di incontro: l’album che l’ha reso famoso nel 2016, The Party, si muove attorno a una festa; l’ultimo album, in uscita il 24 gennaio 2020, si chiama The Neon Skyline, e le sue canzoni hanno luogo la stessa notte nello stesso bar.
New Andy Shauf Album "The Neon Skyline" out 1/24/2020
The new album from Andy Shauf “The Neon Skyline” is out January 24th, 2020 on ANTI Records. To learn more about pre-ordering or for information about his upcoming tour dates, visit andyshauf.com
Pubblicato da Anti Records su Martedì 22 ottobre 2019
Le notti di Andy Shauf in The Party e in The Neon Skyline
Tutto in una notte, ma in luoghi diversi. La festa è l’occasione speciale in cui le conoscenze ordinarie si incontrano e si scontrano. Il bar, all’inverso, è un setting ordinario e triviale in cui ci s’imbatte in conoscenze straordinarie. In entrambi i luoghi, come in un film, le premesse sono ribaltate da una serie di avvenimenti non previsti. Come un regista, Andy Shauf segue i protagonisti nel dipanarsi di trame secondarie e nello scambio di battute ricche di humor e umanità. In Neon Skyline il pretesto narrativo è un invito a bersi una birra tra amici – con tanto di notiziona a scuotere l’animo del narratore: la sua ex è tornata in città. L’ascolto dell’album ripercorre la nottata al bar (il Neon Skyline del titolo) – ma non saremo noi a svelare cosa accade. Tocca proprio ascoltarlo.
Possiamo però dire che The Neon Skyline mantiene tutte le promesse di The Party e conferma la sublime capacità di Andy Shauf di cesellare ogni canzone come una piccola microstoria ricca di personaggi vividi e con un’incredibile profondità di emozioni. Pare quasi di conoscerli – un po’ come un barista che riconosce benissimo umori e microespressioni dei suoi avventori. E sa anticipare il drink che vogliono, quasi leggendoli nella mente.
Meno orchestra, più folk
Ci sono dei momenti in cui la musica di Shauf aggiunge un carico emotivo non indifferente e compensa l’asciuttezza (per noi è onestà) narrativa. In The Party succedeva nel finale di Martha Sways, un pezzo nudo per chitarra e voce in cui Andy Shauf chiama a raccolta un quartetto d’archi. Aiutatemi, sembra quasi che gli dica. In The Neon Skyline succede qualcosa di simile nel brano Living Room, uno spaccato intenso di mundane poetry: il narratore racconta senza alcun accorgimento poetico la storia di Claire, avventrice del bar, e si fa supportare da un commento di fiati che scandiscono l’inizio, la metà e la fine del flashback narrativo. Magia.
Musicalmente The Neon Skyline è la continuazione ideale di The Party. Non c’è la sontuosità degli archi e si sente: il risultato è un corpus di pezzi molto più diretto e più folk rispetto al piglio orchestrale di pezzi come Early to the Party o The Magician. Andy Shauf ha dichiarato in un’intervista a Paste Magazine che ha preferito tornare a una composizione più semplice e immediata da “divano e chitarra”. Insomma, un cuore pulsante folk che, da solo, non sente troppo la mancanza di abbellimenti o arrangiamenti ricchi. Lo sentiamo in pezzi che sono perfetti già così nudi e crudi come The Moon, Clove Cigarette o il finalone di Changer, il primo pezzo che Andy Shauf ha scritto per questo disco e che ha in nuce tutta la storia di quella serata al bar.
Changer è il classico pezzo che dice al disco “Dai, è tempo di tirare le fila, siamo arrivati alla fine”. The Neon Skyline è il classico album che sospira all’orecchio di un cuore spezzato: “Dai, è tempo di tirare le fila, in fondo nulla è davvero la fine”.
The Neon Skyline di Andy Shauf è pubblicato il 24 gennaio 2020 da ANTI- Records.