Gli Aquarama hanno pubblicato venerdì il secondo album Teleskop per Fresh Yo! Label, Sand Music e Pop Up Records, distribuito da Peermusic.
Il disco è un ottimo prodotto pop, leggero, arioso e scintillante che alterna brani da colonna sonora all’italiana degli anni ’60 e ’70 a nostalgici souvenir post-vacanze, ballate pettinate ad altre con un groove più scompigliato. Così Teleskop è un mosaico di suoni e ricerche da ammirare alla giusta distanza, in una visione d’insieme, più che in ogni sua tessera.
Per questo ci vogliono un telescopio, un paio di cuffie e il racconto traccia per traccia.
Teleskop
“Teleskop” è la title-track dell’album ed una sorta di manifesto dove far confluire svariati elementi delle nostre influenze musicali: dalla figura ritmica afro-cubana in 12/8, una linea di basso melodica, le chitarre palm-mute e slide in stile surf-music e certe atmosfere mutuate dai maestri della colonna sonora.
Summer’s Gone
Immagini prima concrete e poi surreali descrivono le sensazioni e le visioni di una persona isolata che ha appena trascorso l’estate più atipica della sua vita. In un dialogo a distanza, senza un preciso interlocutore, la persona si domanda se sia possibile credere che riesca a sentire il calore dell’estate che se ne va…
Bubble-Gun
Sul ring di un mondo bloccato nel continuo loop di aggiornamento tecnologico e sociale, uno slancio ad alzarsi e combattere allo stesso tempo per la propria e per l’altrui libertà. Il testo è costruito attraverso famose citazioni del grande pugile Muhammad Alì ed il più celebre degli slogan del tropicalismo brasiliano.
Lucky One
Ispirata da un amico, Lucky One descrive una sorta di homo amoenus che vive la propria vita in una dimensione così diversa rispetto a quella degli altri tale da tramutare qualsiasi sentimento in stima, affetto e simpatia. Una visione dorata del nostro eterno bambino interiore; un coro di speranza per tutti noi di brillare e vivere al di là delle barriere di spazio e tempo.
Vietnam
Questa canzone è dedicata alla più grande missione di salvataggio effettuata della Marina Militare Italiana che nel 1979, con enorme coraggio, ha affrontato una straordinaria navigazione senza sosta, attraverso monsoni e condizioni metereologiche estreme, fino ai mari del sud-est asiatico. Scopo della missione era di portare soccorso alle migliaia di sfollati, i cosiddetti “boat-people”, che stavano tentando di scappare dalle devastazioni post-belliche del Vietnam, 900 persone furono soccorse e portate in Italia, sane e salve.
Questa grande dimostrazione di eroismo e generosità ci ha dato da pensare rispetto all’atteggiamento odierno della nostra nazione su questioni simili.
Note: Dopo aver visto un appassionante documentario sul conflitto in Vietnam e le sue implicazioni sulla società, sulla politica e sul costume moderni, abbiamo voluto creare la nostra personale colonna sonora che contenesse il sound ed il mood tipici del periodo. Musicalmente la canzone è una sorta di tributo al rock di fine anni ‘60 con contaminazioni afro-funk-latin.
The House Is Burning
Ogni giorno siamo i destinatari di promesse aleatorie; nel mentre cupe onde si affacciano all’orizzonte minacciando di spazzare via tutto. Il sonno della ragione spinge il futuro verso incerti precipizi, non sarà un eroe a salvarci ma l’aiuto reciproco ed il più autentico sentimento di fratellanza.
Souvenir
I souvenir come metafora del sottile equilibrio tra ricordi vividi e cose dimenticate in un cassetto la cui chiave è ormai perduta. Il brano pone delle domande sul valore del ricordo: il presente, che in ogni istante si trasforma in passato, può essere coscientemente selezionato per non essere dimenticato?
Out Of The Blue
Il testo, giocando sull’ambivalenza dell’espressione anglosassone “out of the blue”, perifrasticamente intesa come “all’improvviso” o letteralmente intesa come “lontano dal malessere”, racconta piccoli episodi notturni e gli stati d’animo di una persona stanca, forse tormentata, che ha bisogno di schiarirsi le idee e vivere finalmente un giorno sereno. Complici la forza di volontà o forse il mero istinto di sopravvivenza, la compagnia o forse la solitudine, si aprono delle finestre verso orizzonti scevri da paranoie, depressioni o dubbi ed all’improvviso tutte le cose ricominciano a girare per il verso giusto, out of the blue.
Moon Landing
Ispirati dal cinquantesimo anniversario dell’allunaggio, il brano è una riflessione sul fatto che la nostra generazione non abbia conosciuto grandi narrazioni globali capaci di far trattenere il fiato al mondo intero, ammirando un grande balzo per l’umanità.