Agosto: The Breeze
Guidare in macchina a notte fonda, di ritorno da un concerto. La neve congela il parabrezza, e lo specchietto retrovisore è appannato. Ascolto in silenzio il rumore della nostalgia, e i sospiri della nostra adolescenza, mentre i fari illuminano a malapena la strada e sono costretto a pulire il vetro con i guanti.
“The second verse of “The Breeze” is addressed to John, but the song as a whole is a reminder to myself to enjoy the present. The future is never still, but the winds of change don’t have to feel like a hurricane, they can be as pleasant as a breeze.” (Sam)