Nel suo crudo e intimo album Some Rap Songs, Earl Sweatshirt cita qualche nome che potrebbe passare inosservato.
“I’ll be with MIKE and Med, nowadays I’ll be with Sage and with Sixpress“: quella frase -o meglio, quello shoutout– non era solo un racconto del suo quotidiano, ma la consacrazione di nuova scena rap che, partendo con i piedi per terra da New York, sta diffondendo una solidarietà contagiosa in tutti gli Stati Uniti e oltre.
Proprio come per Earl, l’obiettivo di questi rapper è la verità. Seppur coscienti delle mode più scintillanti che comandano le classifiche hip-hop, sembrano essere nati in un mondo lo-fi, in cui si ha il tempo di pensare e il dovere di essere indipendenti. E se le parole sono la loro arma più forte, è anche grazie ai sample che popolano i loro beat, nostalgici e sempre fusi perfettamente con le loro riflessioni.
In un’industria che spesso presenta la depressione come un trend e il successo come una semplice equazione, è rinfrescante veder germogliare una scena che dedica la propria arte alle sfumature del mondo reale.
Ti parliamo di qualche nome nelle prossime pagine.
Artwork iniziale di Martina Bliss.