Chi frequenta la scena musicale romana e il clubbing italiano che guarda ai suoni del mondo probabilmente avrà già sentito nominare A-Tweed, sia per i suoi mixtape e i suoi dj set fra radio e club sia per la sua attività da promoter e booking agent.
Da poco la label olandese Afrobotic Musicology ha finalmente pubblicato Who is the Enemy?, il suo EP d’esordio da artista e producer vero e proprio, dopo anni passati dietro i palchi o in consolle. Tre ottime tracce che racchiudono in meno di un quarto d’ora buona parte delle coordinate stilistiche e geografiche che guidano il lavoro di ricerca dell’artista molisano di stanza a Roma, tra sampling e cornamuse, estetica afro e tradizioni celtiche, futuro e radici.
Ogni brano dell’EP si muove fra latitudini e longitudini diverse, regalando all’ascoltatore un biglietto sola andata che ha come destinazione un mood club-oriented e minimale, in cui sapori e odori d’altri mondi assumono una veste sonora ammaliante, curiosa e che fa incuriosire.
Cosa può legare le cornamuse di Galizia, Bretagna e Scozia con le spezie dei mercati del Maghreb o dell’Africa subsahariana? Qual è il fil rouge fra il messaggio panafricano di Kwame Nkrumah e il principio di autodeterminazione di alcuni regionalismi europei? Ce lo siamo fatti raccontare da A-Tweed, dandoci un appuntamento immaginario in tre diversi indirizzi – uno per ogni traccia – che possano fungere da ideale punto di partenza per un futuro road trip, non appena potremo tornare a viaggiare.