L’artista italo-congolese ha da poco pubblicato Confini, un brano che è una carezza sul cuore.
Rumba congolese e tradizione cantautorale italiana sono i due ingredienti del sound di Sans Soucis, cantautrice e produttrice italo-congolese di base a Londra che ha pubblicato ieri il nuovo singolo Confini via AWAL.
La traccia arriva dopo un EP, Unfinished, uscito nell’aprile di quest’anno ed è un viaggio emozionale alla ricerca della pace interiore. Ad accompagnarci c’è una voce angelica che va a braccio con melodie poetiche ed essenziali.
Abbiamo chiesto a Sans Soucis di parlarci degli ascolti fondamentali per la sua formazione musicale.
1. Fabio Concato – Anche per te
Piango ogni volta che ascolto questa canzone. Mi ricorda che la musica è bella perché ci permette di toccare temi dolorosi con delicatezza e poesia, in un modo che forse risulta impossibile al di fuori dell’arte. Ascoltare Fabio Concato, mi fa tornare bambina e mi ricorda quanto sia affezionata al mio paese, nonostante viva a Londra.
2. Little Dragon – Constant Surprises
Quando ho ascoltato quest’album per la prima volta, mi sono sentita compresa. È come se ogni testo fosse stato scritto da me e per me. La produzione di Little Dragon ha sicuramente ispirato molte mie scelte musicali, specialmente nella ricerca di un suono unico e personale.
3. Coldplay – Don’t Panic
Ho decisamente un debole per il cantautorato British e per le chitarre.
4. Solange – A Seat At The Table
Questo è un album che ha fatto la storia e che mi ha senz’altro ispirata ad esplorare la mia identità etnica e musicale più profondamente, insegnandomi ad amare la mia pelle e la mia storia. L’RnB è sempre stato un punto di riferimento e A Seat At The Table sicuramente ha dato un volto nuovo ad un genere musicale che ho sempre amato e rispettato. Le linee melodiche di Solange sono geniali e catturano l’attenzione dell’ascoltatore in maniera ipnotica, come se i testi e le melodie fossero nati insieme per forgiare un manifesto di Black Pride.
5. Joni Mitchel – Little Green
Che dire… un album importante e una cantautrice d’eccellenza. Tutto quello che Joni Mitchell fa è perfetto. Questo pezzo racchiude tutta la sua sensibilità. Come cantante e cantautrice, scoprire Joni mi ha permesso di esplorare dinamiche della mia voce che non conoscevo fino a pochi anni fa. Spesso il colore della pelle di un artista pregiudica la qualità della sua voce e come viene percepita dal pubblico. Personalmente, riuscire ad evolvermi al di fuori del soul, è stato uno dei miei più grandi traguardi.