IL CLAN DEI SICILIANI (1969)
Il suono di uno scacciapensieri (antichissimo strumento che qui da noi viene immediatamente associato alla Sicilia, dove è chiamato “marranzànu”) ci introduce al celeberrimo riff, una triade di note (anche qui!) che viene declinata in maniera raffinatissima ed iconica durante la progressione dell’armonia.
Il suono utilizzato per il riff iniziale… mi sono chiesto a lungo da quale strumento provenisse. Ho visto che dal vivo Morricone stesso utilizza la chitarra, il suono è sicuramente quello di una corda, ma per come viene eseguito il fraseggio escludo che si tratti di una chitarra (anche perché un’elettrica entra dopo!).
A me sembra più un piano o un clavinet modificato, ma sarei contento di saperne di più!
La scansione ritmica segue un classico 4/4, ma nelle prime ripetizioni del tema mi sembra quasi che per comodità e per “sentire” gli accenti giusti, il Maestro possa aver utilizzato due battute da 2/4 invece che una da 4. Ma anche qui sarei contento di sapere la vostra amici lettori!
Ma al bando ogni tipo di curiosità, qui stiamo parlando di uno dei temi più incredibili della carriera di Morricone e della storia delle colonne sonore di tutti i tempi – non a caso immancabile nelle scalette di tutti i suoi concerti!
Anche qui, come di consueto, possiamo risentire l’iconico tema principale in diversi momenti della soundtrack, a volte accennato appena per poi fungere da trampolino di lancio per altre bellissime melodie (come in “Jeanne e la Spiaggia” dove a tratti l’orchestra sembra diretta dal geniale David Axelrod).
Per il resto – da segnalare scacciapensieri a go-go e la notevole cavalcata di “Tema per Le Goff”.