VERGOGNA SCHIFOSI (1969)
Di tutte le cose che ho ascoltato recentemente, forse quella che mi ha shockato di più è stata la scoperta che Morricone avesse praticamente inventato gli Stereolab, uno dei gruppi che ho più amato nella mia vita, con questa colonna sonora.
Come spesso accade, le parti vocali sono affidate ai Cantori Moderni di Alessandroni e la divina Edda.
Ma stavolta ci troviamo tutti, il Maestro in primis ovviamente, avvolti in coloratissime bolle psichedeliche in cui il suono è ovattato, e in cui tutto quello che riusciamo a percepire da dentro è una caramellosa ed elegantissima nenia pop, come se fosse quasi una laicissima preghiera.
Space-Age pop a tutti gli effetti!
Il climax di questa bellissima opera per me è senz’altro “Una spiaggia a mezzogiorno”, in cui una Edda Dell’Orso sicuramente di un altro pianeta riesce a commuoverci enormemente, cercando e trovando quella che definirei “la take perfetta” seguendo le note disegnate dallo spartito dal Maestro, con quella lieve increspatura a 1:10 che per me è TUTTO.
Un’altra curiosità: l’intro di harpsichord di Diamond Bollocks – pezzo conclusivo (tra l’altro bellissimo) di Beck, contenuto nell’album Mutations (1998) sembra seguire pedissequamente la melodia di “Matto, Caldo, Soldi, Morto… Girotondo” – tema iniziale di questa colonna sonora.
Coincidenza? Omaggio? Campionamento? Nuovo caso Albano-MJ? Anche qui, chi sa, parli!