Un disco
“Speaking in Tongues” perché sono molto appassionato dell’estetica avant-pop che David Byrne ha costruito per i Talking Heads, partendo dai primi approcci NY “no wave” per poi dare più spazio al suo intellettualismo quasi teatrale, sia nei testi che nelle sonorità, un po’ disco-no wave-free jazz-FUNK-scozzese per “quasi citare” il Maestro Battiato. E poi contiene uno dei miei brani preferiti, “This Must Be The Place”.