Qualche tempo fa avevamo raccontato di pgLang, l’ultimo concept lanciato da Kendrick Lamar insieme al regista Dave Free, suo socio e manager, nonché ex presidente di TDE.
Il progetto, nato a marzo 2020, si configurava sin dalla nascita come un’idea dai limiti molto labili: non un’etichetta discografica, non una casa di produzione, né una società pubblicitaria.
Tuttavia il sito ufficiale, accompagnato da un visual statement cui hanno preso parte Jorja Smith, Yara Shahidi e lo stesso Kendrick, esprime la chiara volontà di creare una “compagnia multilingue” capace di dialogare attraverso ogni forma conosciuta e sconosciuta di linguaggio digitale, dal video making ai libri, dalla tv ai podcast.
Allo stesso teaser aveva anche partecipato Baby Keem, artista ventenne tra i primissimi partner di pgLang e nuovo protegé di K-Dot, che in risposta alle diffuse perplessità sull’identità del nuovo progetto ha dichiarato: “Non tutto deve avere un senso razionale secondo me. La mente resta fresca quando possiamo concederci delle idee fuori dal comune e svilupparle anche se agli occhi degli altri possono sembrare incomprensibili”.
Da quando Kendrick aveva annunciato questa nuova creatura con un paio di post sul suo profilo IG totalmente ripulito, non se n’era saputo più nulla. Fino a quando però, lo scorso settembre, cominciarono a girare dei rumors su una potenziale collaborazione con Calvin Klein.
Ed è dopo tre mesi di attesa che, finalmente, il 13 gennaio scorso sui canali ufficiali di CK è apparso un teaser con cui la casa di moda newyorkese ha annunciato ufficialmente una collaborazione con la neonata piattaforma losangelina. Il prodotto di questo magico incontro consiste in otto short films diretti dallo stesso Free, tutti caratterizzati dalla presenza di artisti emergenti tra i quali spiccano i rapper Brent Faiyaz e Baby Keem (che in questa occasione veste i panni di attore in una delle clip, di cui per altro ha curato la colonna sonora), la celebre pioniera della body positivity Amber Wagner e, per non farci mancare nulla, anche Taco Bennet, fratello di Syd.
Sul piano compositivo, il set di video è caratterizzato da colori pastello, lunghi piani sequenza e dilatatissimi zoom in / zoom out, tutti elementi che ripercorrono un sentiero estetico già fortemente battuto in molti visuals musicali degli ultimi anni, primi fra tutti quelli di Tyler, The Creator e Solange. Tuttavia, l’originalità del prodotto sta nell’approccio totalmente innovativo all’idea di campagna pubblicitaria, che nel caso di CK si distacca molto da quelle passate. Infatti, ogni short story mette in evidenza l’idea di positività legata alla creatività, che passa in primo piano anche davanti al prodotto pubblicizzato (nello specifico underwear e sul denim, cavalli di battaglia del celebre brand).
Non è nemmeno la prima volta che Calvin affida la sponsorizzazione dei propri prodotti ad artisti della scena musicale. Lo stesso Kendrick, infatti, al fianco di Kendall Jenner, FKA twigs, Joey Bada$$ e Justin Bieber, aveva preso parte alla campagna primaverile “#mycalvins” del 2016, aspramente criticata dai tabloids per la fortissima disparità nel trattamento delle immagini maschili da quelle femminili.
Date queste premesse, è davvero difficile provare ad immaginare il futuro prossimo di pgLang, vista la sua natura apparentemente estemporanea e volontariamente non programmatica.
Purtroppo fonti interne a Calvin Klein riferiscono che, a differenza di quanto sperato, la collaborazione si limiterà alla ad campaign e non prevede l’uscita sul mercato di alcun prodotto a doppia firma. Nonostante ciò, questa sortita a sorpresa ha fatto sì che l’identità del progetto, in un primo momento piuttosto oscura e confusa, risulti adesso più chiara e delineata.
Insomma, non resta che incrociare le braccia e attendere la prossima mossa.
Testo di Alessia Sciotto.