In un caldo giorno del luglio 2013, poco prima del mega concertone della ODD FUTURE ai Magazzini Generali di Milano dove Hodgy Beats si è presentato con una maglia di Mussolini marcata GOLF, un intervistatore ha chiesto a Tyler, The Creator: “conosci qualche canzone italiana?”. Se pensi che la risposta più plausibile sia “sì, conosco solo Volare di Domenico Modugno”, allora tieniti forte.
Al 2013, infatti, Tyler non conosceva neanche una canzone italiana, se non una certa “It’s Possible” di tale Piero Piccioni, che da una breve ricerca risulta essere un melanconico capolavoro tratto da un film del 1974 intitolato Il Dio sotto la pelle.
Questo episodio apparentemente insignificante, per molti producers e neofiti del sample in generale ha acceso uno spot su una fetta del panorama musicale italiano per lungo tempo ignorata, ossia quello della Library Music. Nota anche con il nome di “Musica per Sonorizzazioni”, questa wave ibridata di jazz, rock psichedelico ed elettronica sperimentale comprende tutte le colonne sonore di B-Movies, sigle TV e spot pubblicitari prodotte nel Bel Paese durante tutti gli anni Settanta.
Se alla fine della fiera Tyler ha attinto solo in modo indiretto dal mondo delle colonne sonore, uno degli insospettabili che nell’ombra ci ha passato sottobanco una serie di perle italiane senza che neanche ce ne accorgessimo è proprio Knxwledge. Chi l’avrebbe mai detto che un californiano ci avrebbe fatto scuola sulla musica di casa nostra? Neanche noi che abbiamo selezionato nelle prossime pagine sei dei suoi pezzi più belli per farti un quadro completo di questa storia tutta italiana.