In occasione dell’uscita del suo album d’esordio, SPZ si racconta dalla A alla Z.
Alla lettera S del vocabolario SPZ c’è una keyword che lui stesso ci ha dato per descrivere la sua musica, ed è “Senza etichetta”.
Senza dubbio l’originalità è il valore aggiunto del progetto di Andrea Spaziani che ha una certa bravura nel comunicare freschezza, spontaneità e sonorità contemporanee.
Ce ne eravamo accorti già con l’EP Quattro, ma ora con l’album d’esordio Noi/Gli Altri è tutto molto più chiaro: SPZ ha coniato il sound SPZ.
Se per comodità ti piace chiamarlo pop, permettici di dirti che è il pop SPZ, disinvolto e sfumato alla psichedelia, addensato coi sintetizzatori e servito con una salsa di chitarre corpose indie-rock.
“Noi/Gli Altri” lo ascolti qui sotto ed è un prodotto originale SPZ, distribuito da Undamento.
STACCE.
Quella che segue è una chiacchierata con SPZ dalla A alla Z: una domanda per ogni lettera dell’alfabeto.
Allora come va?
Abbastanza bene dai. Ovviamente non è un buon periodo data la pandemia ma sono super gasato per il disco.
B come il brano del tuo ultimo disco a cui sei più affezionato.
Ahia non è facile, ne sono tanti. Ma in cima metto NOI/GLI ALTRI e IlGRANDElI
C come la cosa che ti manca di più del periodo pre-pandemico.
I concerti.
Dischi. Quelli che hanno influenzato il tuo modo di fare musica.
Come modello ho sempre avuto i Beatles, ho sempre ammirato il loro modo di sperimentare e di lavorare in studio, penso che loro influenzino molto la mia idea di pop. Poi per la dimensione da cameretta, sicuramente un’ispirazione è stata Mac DeMarco, che mi ha incoraggiato a cominciare con un progetto solista e mi ha fatto riscoprire il valore della semplicità.
ESSEPIZETA. Descriviti un po’.
Ho 26 anni, vivo a Roma da sempre, faccio musica.
F come una foto del posto in cui sei adesso.
Guilty pleasure?
Thc
H come Ho paura. Di cosa?
Al momento ho paura per il mio futuro, come penso moltissimi. Spero comunque di togliermi qualche soddisfazione con la musica.
Il tuo account prefe di Instagram.
Non ho particolari preferenze, ma se apprezzate i meme consiglio @sonny5ideup. Per le news sul mondo della musica ovviamente DLSO 😊
J come Juke-Box. La canzone che quando la canti ti emoziona.
Venero le voci nere, mi ci rivedo un po’ e mi emoziono sempre quando canto Ain’t No Sunshine di Bill Withers o Me and The Devil Blues di Robert Johnson.
Keywords. Quelle più giuste per la tua musica.
Originale, senza etichette, libera, personale, pop, psichedelico, teatrale, sincera.
L come La cover che faresti se decidessi di fare una cover.
Mi piacerebbe rifare Il Gulliver dei Verdena stravolgendone l’arrangiamento.
M come il Momento che rivivresti volentieri.
Tame Impala a RockinRoma, 2015.
Noi e gli altri. Ci spieghi come vivi questa dualità che dà il titolo al tuo disco?
Cerco di vivermela bene. Un sentimento positivo che poi è il messaggio del disco: accettando gli altri accettiamo noi stessi e viceversa, siamo tutti collegati. Credo sia un messaggio importante in un momento storico in cui si premia l’individualismo estremo e nel mio piccolo spero di contribuire a diffondere l’idea che la strada per una società più equa e libera parte dal confronto con e dall’accettazione del diverso.
Quattro, il tuo EP d’esordio. Cosa è cambiato da lì?
L’intenzione. “Quattro” lo registrai più per avere una demo personale che per altro. Quindi non c’era una vera e propria idea dietro, come invece c’è in NOI/ GLI ALTRI. Inoltre i suoni e le produzioni hanno una cura e una qualità molto più alta in questo primo disco.
R come Ricordo. Il tuo primo ricordo legato alla musica.
Alle elementari o addirittura all’asilo a volte ci facevano sedere in cerchio e ognuno sceglieva uno strumento, legnetti, triangoli, piatti e piccole tastiere e ci facevano “improvvisare “ insieme, probabilmente è questo il primo ricordo legato alla musica.
Serie tv. La tua top 3.
I Simpson, Breaking Bad e True Detective rigorosamente prima stagione.
Tra il dire e il fare?
C’ è un sacco di ipocrisia.
Undamento. Raccontaci un aneddoto della nostra family del cuore.
Mi ha subito colpito come tutti sono stati super gentili con me, nonostante non ci conoscessimo, Non ho aneddoti particolari, quello che ti posso dire è che quella che si respira è veramente un area familiare, non è a caso o per immagine che si dice UndaFamily, è così sul serio e sono mega contento di poter lavorare con persone genuine e alla mano, oltre che competenti.
V come Vuoti-Insieme, l’unico brano dell’album con due feat. Raccontacelo.
Dalla mia esperienza i Feat sono belli quando vengono naturalmente, è proprio questo il caso di Vuoti – Insieme, nata quasi per gioco, quando la scorsa estate abbiamo partecipato a una sorta di music village organizzato da Grooviglio (etichetta di cui faccio parte oltre a Undamento). Eravamo a Volterra in un casale tra le colline e il pezzo è venuto fuori molto naturalmente.
W di WOW. L’ultimo artista wow che hai scoperto.
A.G. Cook e in generale tutto il collettivo PC music.
XL, pensare in grande. Qual è il tuo più grande sogno?
Il mio più grande sogno è fare dei dischi che lascino il segno e avere una lunga carriera suonando.
Y di YouTube. Il video che dovremmo assolutamente vedere.
Non saprei, ce ne sono troppi.
Zerosbatti. Come ti rilassi?
THC