Prima di parlare di Madlib e di capirci qualcosa della sua passione per l’India è doverosa una premessa:
Scagli la prima pietra chi è senza peccato e non ha mai pensato che Bollywood faccia ridere.
Non è per forza una colpa, quanto piuttosto mancanza di strumenti. Proviamo allora a dartene giusto un paio senza annoiarti troppo.
Bollywood nasce come veicolo di fuga dagli orrori della guerra civile che portò all’indipendenza dell’India nel 1947. Così come i musical hollywoodiani degli albori, il cinema bollywoodiano nasce dalla necessità della gente stremata di riprendere in mano la propria identità, il proprio folklore e la gioia di vivere. In più, giusto un paio di anni dopo la fine della guerra, nel secondo paese più popoloso del mondo sbarca il cinema a colori, un toccasana per un’espressione quanto più verace degli usi e costumi indiani.
A distanza di più di mezzo secolo da quel contesto storico, è plausibile anche per un indiano non considerare accettabile una trama in cui un uomo e una donna si rincorrono per tre ore.
Ma è innegabile che, prima che il declino di questi film verso l’industria del cash portasse all’estremo questo genere cinematografico, le prime pellicole che gli hanno dato vita siano caratterizzate da colonne sonore di altissima qualità. Per quanto difficili da apprezzare se approcciate con una visione malamente occidentalizzata della musica, le orchestrazioni che stanno dietro a questi film sono in realtà frutto raffinato del lavoro di musicisti riconosciutissimi e di altissimo valore. Tra questi, la più celebre è una donna di nome Lata Mangeshkar, che ha dato voce alle più celebri attrici bollywoodiane e che, in quanto direttrice d’orchestra, ha spesso partecipato agli arrangiamenti delle colonne sonore. Per dare un’idea della portata del fenomeno, lei e sua sorella Asha Bhosle hanno detenuto per lungo tempo il Guinness World Record in qualità di artiste più registrate della storia della musica.
Insomma, tutte le domande più banali potrebbero aver già trovato risposta in queste poche righe.
Ma una questione fondamentale rimane irrisolta: perché Madlib AKA The Beat Konducta è ossessionato dalle colonne sonore di Bollywood?
Gli appassionati, infatti, non hanno mai dimenticato che nel lontano 2007 era uscito con due compilations piene di beats campionati da colonne sonore indiane. Eppure la storia dietro tutto ciò è molto meno romantica del previsto. In un’intervista nel 2013, infatti, lo stesso Madlib aveva raccontato di non esser mai stato in India e di aver trovato tutti i samples in dei dischi comprati su internet. La bella notizia, però, è che lo stesso anno aveva confessato a Rolling Stone: “I have another album full of all Indian Bollywood sampling stuff that I did with Mos [Def]. We’ll hopefully put out an album of that later”.
Non sappiamo se tutto ciò accadrà mai, ma nell’attesa abbiamo selezionato sette delle migliori colonne sonore indiane campionate da Madlib per non farci trovare impreparati.