Non c’è spazio per le metafore e i convenevoli per D Smoke. Una foto di famiglia scattata durante una visita al padre nel carcere di Inglewood è tutto quello che serve in copertina per coronare il racconto di una vita fatta di battaglie vissute in uno scenario tutt’altro che sereno. La track di apertura, ad esempio, vede la voce di una madre che incoraggia i suoi due figli a non avere paura di niente, mentre si preparano per andare a scuola. “Young n***a from Inglewood, barefoot on a cedar floor” racconta del suo passato, in un disco fortemente influenzato da Kendrick Lamar (n.b. D Smoke è il fratello di SiR, scritturato da TDE) che però mantiene il suo carattere nel descrivere un modello di vita in cui ancora molti afroamericani non stentano a riconoscersi, ma che decanta ogni forma di “Black Habits” elevate all’ennesima potenza da featurings come Snoop Dogg, Jill Scott, Ari Lennox e lo stesso SiR.