The Great Magician è il primo singolo delle Blue Channel, duo italo-brasiliano che a maggio pubblicherà l’album di debutto The Survival of Consciousness.
Sono due sorelle giovanissime le Blue Channel ma guai a non tenerle d’occhio: c’è già un’ottima attitudine musicale e un sound che è un R&B di velluto d’ispirazione anni ’90 mescolato a rime rap che scoppiettano come fuochi d’artificio.
Il brano è prodotto dal salernitano Max Dale e lo ascolti qui, ma scorri un po’ più sotto per conoscere meglio le Blue Channel attraverso i loro 5 brani prefe.
1. Lauryn Hill – I gotta find peace of mind
Il suono ridimensionato alla sola chitarra non utilizzata in maniera eccellente viene compensato dal risalto dato alla tecnica vocale. In queste interpretazioni umanamente spontanee, con la sua voce che emoziona e che si emoziona nel pianto finale di “I Gotta Find Peace Of Mind”, si coglie il senso di questo lavoro. Essendo stata la sua vita interiore stravolta dal successo sente oggi l’esigenza di buttare fuori quello che ha dentro. Così è oggi la donna che vuole comunicare Lauryn Hill. Non tematiche universali, ma personali. Parlare per arrivare al nocciolo del suo problema, capirne il motivo e darne un senso. E se c’è un punto di contatto con i lavori precedenti è la fede in Dio, qui ancora più presente. Canzoni che sono piccole preghiere. Insieme testi e interpretazione creano un senso di religiosità vera, vissuta con passione molto sentita.
2. Frank Ocean, Jay-Z, Kanye West – No church in the wild
Beat ossessivo con giro di basso bello possente su cui si aprono squarci melodici ben interpretati dalla voce dell’ospite di turno, Frank Ocean. Il brano esplora i temi della religione e della decadenza. Il testo della canzone è sicuramente interessante, ricco di riferimenti e dà la possibilità di interpretarlo in diversi modi.
3. James Blake – Don’t miss it
Il brano ha a che fare con temi che descrivono i sintomi della depressione e dell’ansia e di come ci si sente a riflettere sulla propria condizione per rendersi conto che alla fine è meglio “non perdere” le occasioni , le opportunità che la vita ti offre.
4. Frank Ocean – Bad religion
“Quest’amore non corrisposto, per me, non è altro che il culto di una persona sola” canta Frank in “Bad Religion”, cimentandosi sia come interprete della complessità sentimentale insita nell’esperienza della nostra generazione che come icona LGBT principale del mondo hip-hop. Il tutto reso ancora più intimo dall’accompagnamento di violini mistici e sensuali.
5. Tom Misch, Yussef Dayes feat. Freddie Gibbs – Nightrider
L’incredibile senso ritmico e lo stile di Yussef, la voce disinvolta di Tom e la produzione sono in perfetto equilibrio con i cori di Gibbs, creando una ninna nanna sensuale e notturna, la colonna sonora per il mondo dei sogni. Muovendosi in modo fluido attraverso elettronica, progressive jazz, vintage hip hop e molto altro, Misch e Dayes portano l’ascoltatore in un viaggio sorprendente e spontaneo, inebriante e avvincente.