Amaranto è l’EP d’esordio di Piccolo, artista del collettivo bnkr44 di cui ti abbiamo parlato qui.
Il progetto è stato anticipato dai singoli Gocce e Fili Di Ferro ed è interamente prodotto da Erin, altra voce del 44 che a inizio anno ha debuttato fuori dal bunker con Luce Spenta.
Per Piccolo questo suo primo EP è “la storia di due persone molto sole, confuse dal proprio legame. Mentre una si sente sicura di se, l’altra si rivela estremamente fragile e insicura ma quello che li unisce è la paura di rimanere completamente da soli. Una storia ambientata fuori da paese di campagna, nell’erba alta, sugli alberi, lontano da tutti e tutto.”
C’è dentro una buona dose di malinconia e la bellezza di una scrittura efficace che scivola senza alcun intralcio.
Ascolta qui e conosci meglio Piccolo attraverso i suoi 5 brani preferiti.
1. Fast car – Tracy Chapman
Fast car era uno dei pezzi preferiti di mia madre ed è stato uno dei primi pezzi che mi ha avvicinato al mondo della musica, ricordo vividamente i viaggi in macchina e il buon umore. Questa traccia mi colpì per l’incredibile voce di Tracy Chapman, che all’inizio credevo fosse un uomo, era la prima volta che sentivo una donna cantare con una voce così bassa, in grado di darmi una nostalgia e delle vibrazioni che nemmeno i più comuni acuti delle cantanti erano riusciti a darmi.
2. Hide and seek – Imogen Heap
Hide and seek è stato un altro dei primi pezzi che mi ha avvicinato alla musica, la prima volta che l’ho sentita ero in macchina con mia mamma ed era la prima volta che percepivo la tristezza per colpa di una canzone. La cosa che più mi colpì fu l’uso del vocoder e l’assenza di una strumentale, non avevo mai pensato che potesse esistere un canzone composta da solo voce.
3. Hellvisback – Salmo
Hellvisback di Salmo omonima traccia del disco Hellvisback, il rap al tempo era una delle uniche cose che ascoltavo grazie al mio compagno di banco, lo stesso compagno di banco che mi portò con se al mio primo concerto. Era la mia traccia preferita del disco, la sapevo a memoria, e ricordo che Salmo la fece tutta con la chitarra senza cantare una parola, ricorderò per sempre la sensazione amara di non averla potuta cantare live, mischiata allo stupore e all’adrenalina del mio primo concerto.
4. Mayonaka no door – Miki Matsubara
Ho una grande passione per gli anime, e la prima volta che ho sentito questa canzone ho subito creduto fosse la sigla di qualcosa, quando ho scoperto che invece non lo era ci sono rimasto un po’ male. Ma rimane comunque una hit e vorrei tanto un giorno poterla mettere prima dell’inizio dei miei live.
5. Become the warm jets – Current Joys
Questo pezzo probabilmente è il mio preferito dei 5 che ho appena nominato, un pezzo che ho scoperto su Soundcloud una sera dove ero davvero distrutto, stavo molto male ed è stato fondamentale, rappresenta la prima volta che la musica mi ha salvato davvero. Se un giorno dovessi fare una cover ad un live, sarebbe sicuramente questa.