Venerdì è uscito uno degli esordi più belli dell’anno.
Stiamo parlando della NOTTE di Bluem, progetto in sette tracce nato in una sola settimana e pubblicato da Peermusic Italy.
Sotto la pelle di questo lavoro discografico si vedono ad occhio nudo i brividi e le emozioni, i riferimenti artistici e il desiderio di unicità. Il sound di NOTTE, pur essendo suggestionato da Frank Ocean, Bon Iver o Grimes, brilla di una sua luce perché è originale, ricercato e potentissimo.
Chiara Floris domina al 100% la materia oscura e vibrante del suo progetto dove a essere pienamente a fuoco non sono solo i suoni e le emozioni racchiuse in sette notti ma anche l’immaginario estetico da cui Bluem prende forma. Il disco, infatti, oltre a essere un tributo alla notte è anche un toccante omaggio alla Sardegna e alla memoria delle sue nonne: tradizioni, origini e ricordi alimentano la scrittura e anche l’estetica del progetto, rendendolo specchio di una bellezza pura, affascinante e atavica.
Abbiamo chiesto a Bluem di raccontarsi in 5 dischi. Inizia però ascoltando il suo:
Questi sono i dischi che hanno ispirato NOTTE di Bluem
1. VISIONS – GRIMES
Grimes è stata la prima artista a farmi credere che, pur essendo una ragazza, potevo e dovevo essere padrona di un progetto artistico in ogni suo aspetto. Quando ho ascoltato “Visions” per la prima volta e ho scoperto in che condizioni l’avesse creato, ho sentito qualcosa in me cambiare. Mi ha dato speranza. Con lei e con Justin Vernon (Bon Iver) condivido il bisogno di solitudine nel processo creativo.
2. CHANNEL ORANGE – FRANK OCEAN
Ho scoperto Frank Ocean in ritardo, ascoltando come primissima cosa questo album. Avevo provato in passato ad ascoltare sporadicamente alcuni suoi brani, ma non riuscivo bene a decifrarlo. Ero sul treno di ritorno da Santa Barbara a Los Angeles, in piena sera, quando mi ha travolta completamente. Forse perché ero vicina a lui? Chissà. Da quel momento non c’è stato un giorno in cui non abbia ascoltato la sua musica.
3. LUCID – RAVEENA
Poche cose mi danno pace come questo album. Ho scoperto Raveena ascoltando la sua performance per Tiny Desk e, durante il periodo precedente alla creazione di “NOTTE”, la sua musica è stata terapia per me. Ricordo di essermi focalizzata per tanto tempo solo su alcuni suoi brani e alcune parti nello specifico, quasi come se fossero un mantra. Poi, dopo che ho finito di lavorare al mio progetto, ho ascoltato “Lucid” per intero e ho scoperto che anche lei aveva dedicato un brano a sua nonna. Mi parve una coincidenza incredibile, non potevo non citarla.
4. EL MAL QUERER – ROSALíA
Questo album è un’opera d’arte e sono pronta a combattere chiunque la pensi diversamente. Dopo aver pubblicato il mio primo EP in inglese, ero entrata in un lungo periodo nostalgico e avevo già in mente di includere la Sardegna e le mie origini, in qualche modo, nelle cose future. L’idea di pescare elementi tradizionali e inglobarli al tipo di progetto che avevo in mente, però, mi sembrava forzata. Temevo di non trovare un modo naturale e rispettoso per farlo. “El Mal Querer” per me è stata la garanzia che invece questo processo poteva avvenire con successo.
5. LAST DAY OF SUMMER – SUMMER WALKER
Concludo con questo album perché penso che abbia donato un’importante componente R&B a “NOTTE”. Ho ascoltato molto questo e “CLEAR”, il suo primo EP, prima di lavorare ai miei brani. Pochi elementi ma buoni. Lei, poi, mi dà l’idea di essere una tough introvert, come me.