A distanza di tre anni dall’uscita di Pony, Rex Orange County risponde a chi continua a etichettarlo come un sad-boy-next-door con un nuovo disco dal titolo eloquente: WHO CARES?
Avevamo conosciuto Rex Orange County tanti anni fa, nel lontano 2017, quando eravamo rimasti folgorati dalla purezza e dalla grazia di Apricot Princess, e dopo che Tyler, The Creator lo aveva introdotto al pubblico mainstream collaborando con lui su ben due tracce di Flower Boy, tra cui l’immensa Boredom.
WHO CARES? vede la luce nel 2020 quando, dopo aver trascorso la quarantena in Gran Bretagna, ROC si reca in Olanda da Benny Sings, con il quale aveva già lavorato nel 2017 a Loving is Easy. Dopo qualche session, in meno di due settimane il disco è già plasmato, e segna una linea di demarcazione importante nella maturità stilistica di Alex O’Connor: gli arrangiamenti sono essenziali ma mai banali, e l’impiego degli archi fa quasi pensare che l’elemento orchestrale abbia qualche significato nascosto per ROC, visto che nei dischi precedenti ne aveva fatto un uso molto moderato e occasionale.
Ma la caratteristica più apprezzabile nell’identità di questo progetto è che la maturità non ha cancellato nulla dell’essenziale personaggio di Rex.
Sin dagli inizi, la sua musica è stata definita “bedroom pop with dreamy vibes and peaceful melodies“, descrizione che testate impolverate come il Guardian hanno usato con accezione negativa anche per il nuovo disco, aggiungendo addirittura dell’altro: “his lyrics frequently resemble too-much-information social media posts arranged into rhyming couplets and verses“. Per fortuna le parole ammuffite dei critici non hanno minimamente smorzato l’entusiasmo e la sincerità di ROC, che in canzoni come ONE IN A MILLION o AMAZING torna a parlare di amori semplici, a volte un po’ sofferti ma che valgono la pena di essere vissuti, con un tasso di relatability davvero alle stelle per chiunque.
In un mondo in cui per alcuni qualità è sinonimo di orpello e quantità, Rex si lascia difendere dal primo drittissimo singolo, dal titolo OPEN A WINDOW, per il quale è tornato al fianco di Tyler, The Creator a raccontare un momento di claustrofobia plausibilmente legato alla grossa rottura con Thea, la ragazza che aveva ispirato Apricot Princess e che Alex ci aveva presentato in occasione del suo primo viaggio a New York ripreso da The Fader in questo mini-documentario.
Insomma, non sappiamo se la metà artistica di Alex O’Connor si rispecchi ancora nella descrizione di “cantante della porta accanto” anche dopo l’uscita di WHO CARES?.
Quello che sappiamo è che, anche se Rex Orange County fosse un sad-boy, è di certo un sad-boy maturo e consapevole di esserlo. E a noi piace da morire così com’è.