Licorice Pizza, il nuovo coming-of-age di Paul Thomas Anderson, è un film che fa sentire leggeri.
Intriso di euforia, tenerezza e nostalgia, è il racconto di una giovinezza sempre in corsa sullo sfondo della San Fernando Valley degli anni Settanta.
I protagonisti sono Gary (Cooper Hoffman) e Alana (Alana Haim delle HAIM) che nonostante la differenza d’età e le loro rispettive insicurezze, costruiscono una relazione spensierata di confine tra amicizia e amore.
La premessa, dunque, è quella di un teen movie che respira i sogni e l’intraprendenza della giovane età, ma anche la sua maldestrezza e i suoi fallimenti: nel film assistiamo ai tentativi imprenditoriali del quindicenne Gary che includono un business di materassi ad acqua e un altro legato a una sala giochi per flipper, così come alle perplessità della venticinquenne Alana che ancora non sa cosa vuole dal futuro.
La trama si snoda su un ritmo sfrenato di progetti, cose e corse da fare in cui lo stesso amore tra i due è un sentimento che non riesce a star fermo: cresce, si arresta, fa dei giri immensi e poi torna.
E in quest’altalena narrativa gioca un ruolo fondamentale la colonna sonora che attraverso una serie di classici anni ’70 (+ l’inedito composto da Jonny Greenwood) accompagna il mood romantico e nostalgico del film: da David Bowie a Nina Simone, le tracce enfatizzano questo racconto analogico rendendosi necessarie allo stesso. In alcuni momenti, infatti, la musica è così presente e imprescindibile da sfociare nel musical e dare un colore preciso e irrinunciabile a ciascuna scena, così come a ciascuna emozione dei protagonisti e nostra.
Non resta che cantare nelle prossime pagine tutta la musica di Licorice Pizza.