Kurt Vile – Goin on a Plane Today
Venerdì è uscito il nuovo disco di Kurt Vile. Kurt Vile è uno che non mi piace e non mi è mai piaciuto, ma stavolta il titolo dell’album è scritto tra parentesi e sulla copertina ci sono lui e le sue figlie (Delphine e Awilda – mi piacciono i nomi delle figlie degli altri) nel bosco, seduti su un tronco, e lui indossa una maschera da alligatore: tutte cose che risvegliano la mia curiosità e mi attraggono a questo disco come una calamita di Santorini al frigo.
Ascoltare “(watch my moves)” è come camminare nel bosco: si respira bene, bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, a volte si sente un rumore tra i rami e ci si gira di scatto, altre volte non ce la si fa più, altre ancora si trova un cespuglio di fragole selvatiche che ci salva la giornata. Ci si rilassa soltanto dopo la prossima curva.
Nel disco c’è anche una cover di sette minuti e mezzo di Wages of Sin di Bruce Springsteen. Il mio pezzo preferito invece è Goin on a Plane Today, il primo dell’album, il più stupidino. I primi tre minuti di passeggiata in cui ti accorgi che tutto è selvatico, silenzioso, bellissimo.
Mi piace molto anche il video di Mount Airy Hill (Way Gone) perché sul giubbino di jeans si è attaccato la mia stessa toppa di ET.
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