Marina Herlop – lyssof
Marina Herlop è una pianista e compositrice catalana che vive a Barcellona. Lo scorso venerdì, per l’etichetta PAN è uscito il suo terzo album “Pripyat“. È un album goffo, in cui le ombre scure si intervallano non troppo regolarmente a delle abbaglianti luci al neon. Non saprei dire bene a che genere appartiene (semplicemente sperimentale?), ma è così interessante che fa piegare la testa un po’ di lato per concentrarsi meglio.
“Pripyat” è il primo album di Marina Herlop suonato interamente al computer: la sua voce si trasforma in un suono qualsiasi tra i tanti, il risultato finale è che viene difficile riconoscere se si tratta di un canto antico o di un’animazione in 3D.
ps: Pripyat è anche una città fantasma sul confine tra Ucraina e Bielorussia, evacuata e abbandonata dopo il disastro nucleare del 1986. A pensarci bene il disco ha proprio quel suono lì, quello dell’attrazione magnetica per l’inquietudine.
pps: ho scelto questo brano, lyssof, perché mi sembra che inizi con una bestemmia.
Marina Herlop è su instagram / bandcamp