L’artista che ti consigliamo oggi è Lüzai, senese di origini camerunensi che ha esordito venerdì scorso con il singolo “Terra”, un racconto intimo scritto con una penna dal tratto morbidissimo.
“Terra è una canzone d’amore, perché è l’amore ad avermi ispirata. È frutto di un dialogo segreto, del desiderio di tornare a vivere con innocenza e genuinità questo Luogo. In quanto esseri umani siamo facile preda delle trappole dei pregiudizi, che a volte ci portano ad essere vittime del nostro stesso pensiero.
Terra è quindi quell’estremo bisogno di immergerci in qualcosa di puro, che è amore, e di ritrovare le radici che accomunano tutti noi“.
Il brano, composto dalla stessa Lüzai e prodotto da Edoardo Barone, oscilla tra neo-soul ed elettronica, rivelando già dalle prime battute un talento intrigante e super sofisticato.
Ascolta qui il brano e scopri più giù i 5 brani fondamentali per Lüzai.
1. Nina Simone – Four women
È un pilastro. Quando ho iniziato a cercare la mia vera voce, senza voler imitare nessuno, in realtà continuavo in qualche modo a volerle somigliare, la sua voce mi ha sempre dato un senso di sicurezza, come quella di una madre che ti sussurra qualcosa all’orecchio.
In questo brano le parole hanno toccato la mia vita, come se mi conoscessero.
2. Mount Kimbie ft James Blake – How We Got By
La prima volta che ho sentito questo pezzo ero con una persona molto speciale per me.
Ho percepito subito qualcosa di ancestrale nell’ascoltarlo, è magico come il suono ti porti in posti in cui non sei, mi ha ipnotizzata dal primo momento.
3. Mina – Parole parole
Mina è una delle artiste italiane che più ammiro, quando mi sono innamorata della musica, “Parole parole” è stata la canzone italiana che più mi piaceva cantare.
4. Nilüfer Yanya – midnight sun
Nilüfer Yanya è una scoperta recente e un’artista con cui in qualche modo sento una vicinanza.
Il primo pezzo che ho sentito di Nilüfer è midnight sun ero in macchina e avevo messo la mia radio preferita: lifegate, lei è apparsa e questo pezzo incredibile mi è sembrato subito qualcosa di familiare.
5. Saya Gray – IF THERE’S NO SEAT IN THE SKY (WILL YOU FORGIVE ME???)
Seguo Saya Gray da quando faceva la turnista di Daniel Caesar, Il suo album d’esordio è uscito non molto tempo fa! La trovo anticonvenzionale e la ammiro proprio perché è diversa, è riuscita a miscelare tanti stili e a fare qualcosa di molto personale secondo me, è quello che mi auguro di dimostrare nel mio percorso artistico.
Credo che l’obiettivo sia dare una visione propria del mondo, e l’unica via è un racconto sincero di ciò che si è, a partire dal proprio background, dalle proprie esperienze.