Saint Jude – To Repel Ghosts
Può capitare a metà novembre esca per caso un disco bellissimo, con una foto di un’eclissi di Sole in copertina. “Signal” è il primo album di Saint Jude, dopo che la sua carriera da dj è stata interrotta da un acufene debilitante. Ha cambiato genere, ha trovato un altro modo per esprimersi, tiene stretti i pensieri e li mette in ordine in un modo nuovo. Nell’album ci sono diversi ospiti: Sarah Downie dei Drug Store Romeos, il rapper Delaware Zeke Ultra, HALINA, Louis Culture (sulla sua pagina Instagram e sul retro del disco ci sono anche scritti i samples per i più curiosi).
Mi piace quando le cose sembrano quelle di King Krule ma meglio, mi piace quando mi esplodono in mano e non posso farci niente, mi piace To Repel Ghosts perché dice “You don’t talk of home / All you want is what everybody wants the most / But now the door is closed, the future is a ghost, and the past is bones” ed è terribilmente vero, così vero che il disco finisce e ci sentiamo minuscoli e abbiamo bisogno di ascoltarlo di nuovo.
PS: c’era un altro disco con un’eclissi in copertina che ho amato fino a farmi sfinire, “Lanterns” dei Son Lux. Che forse è quella cosa lì, il momento in cui un corpo celeste o una stella si mette in mezzo tra noi e la luce, che ci ricorda cosa ci serve per vivere.
Saint Jude è su instagram / bandcamp