2. Perché proprio all’inizio della pandemia?
Per qualsiasi artista cominciare un nuovo percorso all’esatto inizio della pandemia avrebbe rappresentato una follia. Non per Arca, che come per gran parte delle scelte della sua vita, ha fatto di necessità virtù, regalandoci un mondo totalmente nuovo in cui sopravvivere emotivamente e viaggiare senza limiti.
Per Arca i primi mesi del 2020 sono mesi già particolarmente difficili al di fuori della questione pandemica. Dopo aver passato un periodo negli Stati Uniti e Londra, infatti, nel 2018 l’artista venezuelana decide di spostarsi a Barcellona e cominciare il suo percorso di transizione, un percorso che per usare le sue parole “richiede un considerevole quantitativo di coraggio“. KiCk i rappresenta per Arca un’occasione di elaborazione e di rinascita fondamentale, e non c’è pandemia che possa fermarla dal raccontare la sua storia. “Per me Nonbinary è una canzone speciale. Ogni canzone con cui apro un mio disco per me merita un’attenzione particolare“. E non è un caso che la traccia di apertura del primo capitolo della pentalogia KICK fosse accompagnato da un visual dove Arca è rappresentata nelle vesti della Venere di Botticelli, nell’atto di nascere da una conchiglia, simbolo di fertilità, amore e soprattutto di natura.