Un doppio paio d’ali, sul copricapo e sulle scarpe, per volare velocissimo, con il corpo e con l’ingegno, e dividersi tra terra e cielo. Nella mitologia greca, Hermes è il messaggero degli dei, il protettore del viaggio, che sta in mezzo alle cose sacre, così come a quelle terrene. Un culto antico, dirai, ma inaspettatamente futuribile.
La storia che vogliamo raccontarti oggi non è così mistica come sembra ma ha a suo modo un che di mitico e affascinante. È la storia di un Hermes ipercontemporaneo e terreno che non trovi in Arcadia o nei racconti degli aedi, ma a Napoli, una città altrettanto leggendaria che ha imparato a custodire e a farsi messaggera dei suoi miti.
Proprio tra i suoi vicoli, infatti, si celebra da sei anni un culto che sarebbe scorretto definire antico, perché non c’è cosa più futura del saper leggere il passato e consegnarlo alla prossima memoria.
Il veicolo di questo culto, il nostro Hermes odierno, si chiama Futuribile ed è una realtà che dal 2016 mette in contatto noi comuni terrestri e amanti della musica con l’Olimpo delle rarities anni ’70 e ’80.
Il progetto che prende vita dalle mani e dalla curiosità di Dario Di Pace è proprio quello di farsi messaggeri della musica futuribile, attingendo all’immenso e impolverato patrimonio della musica italiana e napoletana di cinquant’anni fa che torna a farsi ascoltare, a farsi ballare e anche indossare.
Sì, perché Futuribile è più cose insieme:
• il record shop fisico e digitale che porta in store la sua costante ricerca di dischi poco noti se non estremamente rari, scovati dagli occhi esperti di Dario (aka Mystic Jungle) e Giovanni Maestrino (aka Geo)
• l’etichetta discografica, annodata a quella di Periodica Records, che ha in catalogo sia vecchio materiale inedito (Icio Omegha, Little Italy) e ristampe (Tonino Balsamo, Il Giardino Dei Semplici), che materiale originale (I Coccodrilli)
• il brand curato da Marianna Stiso che traduce in immagine estetica e moda, tutto l’universo Futuribile.
• e, non ultimo, un dancing club che è la forma più corporea e sudata del progetto: affiancati da Musicology, i ragazzi di Futuribile organizzano eventi itineranti per condividere anche sul dancefloor tutto l’inventario più esotico e oscuro della loro ricerca vinilica.
“Noi rappresentiamo fondamentalmente un veicolo, il vettore di un messaggio dal passato che ha impiegato anni, decenni, per arrivare ai destinatari. Celebrare il nostro sesto anniversario con loro attraverso questo evento ci è sembrato il modo più efficace per poter condividere sensorialmente (e soprattutto ballando) la nostra viscerale ricerca ed ispirazione musicale!”
La scorsa settimana quest’odierno Hermes ha compiuto sei anni, festeggiando l’importante traguardo con una notte speciale organizzata insieme a Musicology negli spazi di Discoteca Paradiso a Napoli.
Noi purtroppo non c’eravamo ma il messaggio ci è arrivato forte e chiaro: la musica non è mai solo del passato, la musica è futuribile.
Tutte le foto sono di Gesualdo Lanza.