Maya Ongaku – Something In The Morning Rain
Per chi non si è svegliato a Forlì e Cesena, oggi sa di morbida malinconia e pioggerella mattutina. Something In The Morning Rain evoca gesti lenti e attenti: il dentifricio che si stende sullo spazzolino, il cucchiaino che gira lo zucchero nel caffè. Forse c’è anche un gatto che passeggia svogliato tra le ruote dei trattori parcheggiati (non vivo a Milano, il mio provincialismo è quasi romantico).
Le chitarre vellutate, gli accenni di flauto, il suono sobrio del Rhodes e qualche tocco di triangolo portano la canzone alla deriva, in mezzo al mare calmo dei nostri desideri. Maya Ongaku è un collettivo disordinato di musicisti Giapponesi – attualmente composto da Tsutomu Sonoda, Ryota Takano e Shoei Ikeda – che ha sede presso l’Ace General Store, un negozio vintage sulla spiaggia di Enoshima, una piccola isola che si trova a 50 km a sud-est di Tokyo (un posto dove non dovete andare assolutamente mai e poi mai in vacanza).
“Approach to Anima”, il loro album di debutto, uscirà il 26 maggio per Guruguru Brain.
Come sono arrivati fin qui io non lo so, forse li ha portati il mare.
Maya Ongaku su instagram / bandcamp