Il nome di Drake, insieme alle immagini di un arcobaleno di forcine che gli circonda il capo, ci rimbomba nella testa già da qualche giorno a seguito dell’uscita del suo ultimo album, For All The Dogs. Il disco è stato anticipato ache da un singolo con SZA, Slime You Out accompagnato dalle immagini di Halle Barry che ai Nickelodeon Kids’ Choice Awards del 2012 veniva ricoperta di uno strano blob verde. L’uscita del lavoro è stata annunciata da un QR code sulla prima pagina del New York Post che scansionato portava a una foto di due cuccioli con sopra una scritta: “I made an album to go with the book… They say they miss the old Drake, girl don’t tempt me. For all the dogs“. Ma di questo disco, del quale non entriamo oggi nel merito dei contenuti testuali, è qualcos’altro che ci ha fatto letteralmente sussultare, ed è qualcosa che per un amante dei sample ha dietro una storia ai limiti dell’incredibile.
Il 5 ottobre, giorno che ha preceduto l’uscita dell’album, Drake ha rilasciato il suo ultimo singolo, 8am in Charlotte tramite un video Instagram, dove il figlio Adonis spiega la copertina dell’album che lui stesso ha disegnato. Ma ciò che ha subito colpito di quel singolo, anche per chi di Drake non ha mai fatto una divinità, è stato il sample dietro a quel brano: l’internet scoppia per sapere che disco sia e da dove vengano fuori quei cori gospel incredibili, sapientemente campionati da uno dei signature names affiliati a Griselda, Conductor Williams.
Al giorno dell’uscita, puntuale come un orologio, su WhoSampled si scopre ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato di scoprire: non esiste nessun disco anni ’70, nessun coro gospel e nessuna voce antica che abbia mai cantato quelle note. La traccia campionata, infatti, è del 2023 ed è contenuta all’interno di una compilation di library music gospel firmata dal producer e direttore Mario Luciano, finalizzata non all’ascolto, bensì esclusivamente ad essere campionata. Il disco, intitolato A Faithful Spirit, è stato stampato in vinile in sole 200 copie, che venivano regalate lo scorso maggio a chiunque acquistasse il sample pack.
La pagina ufficiale di Polyphonic Records racconta che le voci che si sentono intonare l’angelica melodia appartengono tutte alla stessa persona: Nichol Eskridge, una cantante gospel dedicata all’attività da quando aveva 13 anni (praticamente l’età che aveva nella foto di copertina). Nello stesso post di promozione della compilation, si racconta che le tecniche utilizzate per registrare queste tracce-campione sono completamente analogiche e finalizzate ad avere la patina nostalgica e impolverata di un vero disco d’epoca. “Every sample was recorded and processed thru tons of vintage tube & tape analog gear and mixed on a vintage Electrodyne 1608 console and sent out to a Revox tape machine giving it the tone, texture, saturation and authenticity of what you might find on a rare 70s & 80s gospel record“. La natura “tecnica” e non “ludica” di questi brani spiega la ragione per la quale queste tracce, proprio perchè non finalizzate all’ascolto, non sono presenti sulle piattaforme di streaming.
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Drake ci ha visto lungo e con questa produzione, su cui si muove con il suo classico flow rilassato e dialogato, ha conquistato anche i cuori di chi ha sempre guardato a lui con diffidenza. Dal canto loro, invece, Conductor Williams e Mario Luciano ci hanno dato una bella lezione: nella musica, come nella vita, mai soffermarsi alla superficie delle cose.