È sempre facile pensare ai nostrə artistə del cuore come idoli fatti e finiti. Personaggi mitologici che si stagliano giganti sul panorama musicale circondati dai loro successi e dai loro enormi traguardi. Nonostante siamo nel 2023, e sembra quasi che possiamo toccare tutto e tutti con un dito, per fortuna non abbiamo ancora perso quell’adorazione che ci fa scrollare le loro foto o stringere un loro disco in mano con gli occhi e le orecchie dell’amore. E ne vorremmo sempre di più, non ci basta mai.
È invece difficile ricordarsi che i nostrə artistə del cuore sono persone come noi, o per lo meno lo sono state. Con le loro fragilità, le loro paure e soprattutto i loro primi passi. In questo senso, da internet non si scappa: il web, infatti, in un modo o nell’altro (nel bene e nel male) contiene sempre tutti gli elementi per tracciare uno storico nella vita di ogni artista. E oggi vogliamo fare un tuffo in quella di KAYTRANADA, per capire come sia passato dal mollare le scuole superiori a diventare uno dei DJ e producer più apprezzati e richiesti del panorama Dance Pop contemporaneo.
Nel 2006 KAYTRANADA è solo Louis-Kevin Celestin, un ragazzo di 14 anni nato ad Haiti e emigrato in Canada con la famiglia. Un giorno, mentre sta armeggiando con Virtual DJ, suo fratello più piccolo Louis-Philippe entra in camera e gli dice: “Ma hai mai usato FL Studio? Guarda, ti faccio vedere come si fa”. Da lì in poi è tutto in salita. La passione riempie la testa di Kevin, che non riesce a concentrarsi nello studio, e da lì capisce che, se vuole davvero impegnarsi, deve scegliere uno e un solo task tra la scuola e la musica: sappiamo com’è finita, ma di certo non è stata una scelta semplice da far accettare a una famiglia in ristrettezze economiche, preoccupata per il futuro del figlio.
Ai tempi, il KAYTRANADA prima di KAYTRANADA si chiamava Kaytradamus. È sotto questo moniker che Louis-Kevin comincia a sperimentare imitando chiaramente i suoi idoli: Getdownism del 2009, forse il primo pezzo pubblicato da Kaytra, è fatto di Justice e i Daft Punk, mentre tutti i mixtape da Kaytra da Mouse a Teriphikness che vanno dal 2010 al 2012 calcano tutti in modo inequivocabile (e mai nascosto in nessuna intervista da parte dell’artista) le orme di Madlib e Dilla, nelle modalità d’uso delle batterie, così come nel taglio dei sample e nell’impiego di campioni ai tempi estremamente originali, che spaziavano dall’India al Brasile.
Solo dal 2012 comincia a cambiare davvero qualcosa per Kaytradamus che, nel frattempo, decide di cambiare il suo nome in KAYTRANADA: “I decided to change the name because I wanted to be unique. I started this stupid “trap” shit randomly and then Flosstradamus existed so I wanted an original name. So I thought Kaytranada like Canada or Nada for Nothing… Kaytra or nada… I kinda wished that I changed my name for Kaytra but it’s too late” raccontava nel 2013.
It’s a long way to go, ma dalla sua camera con Virtual DJ, KAYTRANADA è riuscito a fare la storia: nel 2021, infatti, è il primo artista nero a vincere il Grammy per Best Dance / Electronic Album. E come decide di festeggiare? Mettendo sul suo Bandcamp, per un periodo di tempo limitato, quattro dei suoi vecchi mixtape come Kaytradamus, insieme a due volumi di Remix datati allo stesso periodo.
Purtroppo il link al suo Bandcamp è una porta in faccia, perché, come promesso, nulla è più disponibile. Ma ci sono due buone notizie: una è che abbiamo scovato un suo canale YouTube personale dove nel tempo ha caricato una serie di remix, e che sembra ancora attivo (una delle playlist, mwezik, risulta aggiornata 6 giorni fa). La seconda è che, come ci dicevamo, per fortuna internet è un contenitore gigante e con poca difficoltà siamo riuscitə a ricostruire tutto ciò che è successo tra la nascita di questa stella di nome KAYTRANADA e il suo pieno decollo nella galassia degli astri che hanno scritto la storia della musica. Ripercorriamo questo percorso attraverso 5 brani e mixtape che forse non hai ancora sentito (o che siamo sicurə riascolterai con piacere).