Silas Short – You’ve Become a Habit
Dal venti novembre il tempo perde il controllo, desideriamo già l’anno prossimo, vorremmo non aver perso quello appena passato. Il 24 novembre è uscita una compilation molto bella di Light in the Attic, nascosta dietro l’inconfondibile e ipnotica copertina disegnata da Sophy Hollington. Nel disco gli artisti di Light in the Attic rendono omaggio ad altri artisti dell’etichetta, regalando ai brani una vita nuova.
C’è Mac DeMarco che canta Haruomi Hosono, Iggy Pop che canta Betty Davis, Angel Olsen canta Karen Dalton, Ethan e Maya Hawke che cantano Willie Nelson. Il mio brano preferito è You’ve Become A Habit cantato da Silas Short. Scopro che il brano originale è di un certo Leo Nocentelli, contenuto nell’album solista (faceva parte della band The Meters) del 1971 “Another Side”: andato perduto, sopravvissuto a tutto compreso l’uragano Katrina e ritrovato in duemila copie nel 2021 (evviva!).
You’ve Become A Habit parla di un uomo innamorato di una prostituta di nome Fancy. Silas Short, rispecchiando l’intimità del brano, suona un blues con la chitarra e la arrangia con l’organo. È bello quando qualcuno si prende cura delle cose (della musica, delle parole, dei gesti) di qualcun altro. Le cose sono di tutti, siamo noi che non apparteniamo a nessuno.
La compilation si ascolta qui.
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