NUOVA RUBRICHINA: PUNTINE DA INTERNET EXPLORER.
San Fermin – Sonsick
Esistono delle canzoni che sono rimaste intrappolate nei nostri irrecuperabili lettori mp3 a forma di proiettile, assieme alle fangette, alle camicie a quadri e al tempo passato nei boschi come ideale estetico e necessità primaria. Siamo qui per recuperarle.
Play.
“Found love in an empty gaze, tried to fix it up”.
Il cuore mi è caduto ed è scoppiato sul pavimento come un gavettone. Non era una canzone gioiosa? È una canzone disperata? Perché le trombe suonano a festa? Il dialogo nel ritornello è tra due persone con la stessa vita o tra due voci nella stessa testa? È un cuore o un pugno? Vuole un figlio e non può averlo o ce l’ha e non lo vuole? A cosa pensavo quando mi abbuffavo di questa canzone nel 2013? Smettevo davvero di avere paura quando urlava “oh, don’t be scared”? Ne avrò mai abbastanza? Nel dubbio schiaccio di nuovo play.
Non so quali componenti siano rimasti dalla formazione originaria dei San Fermin – questa qui – ma so che venerdì scorso è uscito un nuovo disco, “Arms”. L’ho ascoltato, e mi sembra la dimostrazione della loro abilità consolidata di trasformare il dolore in un fuoco grande, e ogni fine possibile in un possibile cominciamento.
E sì, ci sono sempre le trombe.
E ancora sì, riempie il cuore.