Kaleah Lee – Where’d The Time Go?
Il tempo scorre sulla faccia scavando le rughe, cambia il colore della frutta e dei capelli, riempie le case di polvere, rende opache le foto, trasforma i giorni felici in ricordi malinconici. A volte scivola dalle dita, altre sembra che non passi mai, ma sempre: tiene in ordine la confusione della vita.
Where’d The Time Go? è un brano contenuto nel nuovo ep di Kaleah Lee, “Birdwatcher”, uscito lo scorso venerdì. Dura meno di due minuti ma è una macchina del tempo che mi riporta indietro ai giorni in cui mio padre ci faceva urlare nelle gallerie per sentire l’eco delle nostre voci, sapeva dov’erano le tane delle marmotte e ci faceva aspettare seduti in silenzio per poi urlare “eccole!” e farle scappare quando uscivano.
Where’d The Time Go? In una scatola chiusa col nastro adesivo e nascosta nel ripiano più alto dell’armadio, che Kaleah Lee ha riaperto per fare questo video bellissimo – dove i suoi genitori sono i protagonisti – e fare finta che non sia passato nemmeno un giorno. È un brano sull’invecchiamento, e sul confronto naturale che facciamo con l’età adulta che ci dà l’impressione che la giovinezza sia fugace.
A volte qualcuno apre la nostra scatola dei ricordi e non succede niente, il mondo non crolla, e magari può capitare che quella persona tocchi le nostre cose proprio nel modo in cui vorremmo che qualcuno le toccasse.
Dov’è finito il tempo? Il tempo non esiste, è tutto qui.
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